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Natale nella Taranto sotterranea e notte bianca dell’archeologia

Una serie di attività, per tutto il periodo festivo, in quella parte di città meno conosciuta. Debutta- in versione natalizia- il progetto di archeologia urbana Taranto Sotterranea: visite guidate, mostre fotografiche, installazioni, teatro, racconti, giochi per bambini e molto altro. Un calendario ricchissimo, che partirà il 22 dicembre per concludersi il 6 gennaio.

Tutto questo, con un momento clou, quello della Notte Bianca dell’Archeologia, in programma il 29 dicembre. L’iniziativa è inserita nel cartellone di eventi del Comune di Taranto ed è possibile grazie all’impegno delle cooperative Ethra, Nove Lune e Polisviluppo costituitesi in ATI (Assiociazione Temporanea d’Imprese) e che, da anni, operano sul territorio per valorizzarne l’immenso patrimonio culturale.

Siamo molto emozionati- commentano i promotori- perché questa è una vera e propria sfida. Non è facile scommettere su queste iniziative, ma noi vogliamo crederci. Taranto è storia, è bellezza, è una città che può continuamente sorprendere”. Del circuito fanno parte aree archeologiche di grandissimo interesse e valore: da quella di via Marche alle Tombe a camera di via Pio XII, via Pasubio, via Umbria e via Sardegna, senza dimenticare la Cripta del Redentore e la Tomba degli Atleti. Inoltre, le iniziative coinvolgeranno anche la Domus di via Nitti, la Villa Peripato e la città vecchia, con gli ipogei di via Cava. Insomma, la Taranto che non ti aspetti, spesso difficilmente fruibile, ma ora interessata da un nuovo corso e da una nuova attenzione, grazie anche all’impegno del Comune, in sinergia con professionisti del settore, convinti di voler fare qualcosa di importante per la città. Il programma completo delle visite guidate e delle aperture dei siti archeologici nel periodo delle festività è repertibile sulla pagina Facebook Taranto Sotterranea (singolo ingresso 1.50 euro, visita guidata 4 euro).

Per quanto riguarda la Notte Bianca dell’Archeologia, si tratta di un’esclusiva per la Puglia e prevede reading teatrali, visite guidate teatralizzate, ricostruzioni storiche, attività ludico-laboratoriali, mostre fotografiche, degustazioni e installazioni artistiche. Biglietto 10 euro, gratis per i bambini fino a 8 anni, ridotto 4 euro dagli 8 ai 14 anni. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’associazione Terra e grazie alla disponibilità della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto.

Intanto, i primi appuntamenti da segnare sono- in ordine di tempo- venerdì 22 dicembre con l’inaugurazione dell’allestimento fotografico nell’area archeologia di via Pasubio (visibili immagini degli scavi e delle attività che portarono alla scoperta, alla messa in luce e al restauro della grande tomba a camera), nella tomba a camera dipinta di via Pio XII (allestimento e installazione “site specific” dell’artista Ezia Mitolo), nella tombe di via Pio XII, Pasubio, Umbria e Sardegna mostra fotografica su territorio e beni culturali del fotografo Emilio Cattolico). Il 23, inoltre, sarà possibile l’apertura straordinaria dei siti di via Marche e Pio XII (dalle 17 alle 20) e la vista guidata (alle 10.30 e alle 12.45) nell’area archeologica di Via Marche, nelle tombe a camera gemine di via Sardegna e della Cripta del Redentore.

A Taranto l’Half Marathon del Mediterraneo

Half Marathon
Half Marathon

L’A.S.D. Podistica Taras indice e organizza con la collaborazione dell’Aeronautica Militare e con il patrocinio del Comune di Taranto, l’Half Marathon del Mediterraneo (km 21,097) gara competitiva nazionale di corsa su strada.

La manifestazione è riservata: agli atleti italiani e stranieri residenti delle categorie Juniores, Promesse e Seniores di ambo i sessi in regola con il tesseramento 2023 e le norme di tutela sanitaria alla pratica sportiva agonistica; agli atleti stranieri tesserati per Federazioni straniere affiliate alla WA; agli atleti italiani e stranieri in possesso della Runcard e tesserati per gli EPS sez. Atletica in possesso della Runcard EPS – limitatamente alle persone da 20 anni in poi (millesimo dell’anno) nel rispetto della normativa sulla tutela sanitaria – i quali al ritiro del pettorale dovranno esibire il certificato medico valido in originale e consegnare in copia agli organizzatori.

La manifestazione avrà luogo a Taranto in data 23 aprile 2023. Il raduno è fissato per le ore 07:30 presso Piazza Immacolata. La partenza sarà data alle ore 09:00 da Via D’Aquino Hotel Plaza con l’arrivo in Piazza Immacolata.

Qui per altre info.

Aperitivo d’Autore con Bruno Arpaia a Statte

aperitivo d'autore

Nella prima domenica di primavera torna Aperitivo d’Autore, il format di Volta la carta che per l’occasione ospita a Masseria Leucaspide lo scrittore Bruno Arpaia.

Autore di numerosi romanzi, grande amico di Luis Sepúlveda e traduttore dei libri di successo di Carlos Ruiz Zafón e di altri importanti scrittori di lingua spagnola, Arpaia presenterà in provincia di Taranto il suo ultimo libro, “Ma tu chi sei”, edito da Guanda.

Dialogherà con lui il giornalista Vincenzo Parabita, ideatore di Aperitivo d’Autore. L’appuntamento è per domenica 26 marzo, alle ore 11, nella struttura cinquecentesca in agro di Statte. Come consuetudine, i partecipanti all’evento verranno coccolati da uno sfizioso aperitivo, stavolta preparato da Le Vetrine del Gusto e abbinato ai vini della storica azienda Cantine Miali.

Aperitivo d’autore con Bruno Arpaia

Nato nel 1957 a Ottaviano, in provincia di Napoli, Bruno Arpaia è romanziere, giornalista, consulente editoriale e uno dei più importanti traduttori italiani di letteratura spagnola e latinoamericana. Solo per citare qualche autore, ha tradotto in italiano i libri di Carlos Zafón, “Il selvaggio” e “Salvare il fuoco” di Guillermo Arriaga, “Patria”, “Anni lenti” e “Il rumore di quest’epoca” di Fernando Aramburu, diversi libri di Arturo Pérez-Reverte, Javier Cercas, Gabriel Garcia Márquez, Leonardo Padura, Julio Cortázar, Paco Ignacio Taibo II, Carlos Fuentes, Ignacio Martinez de Pisón, José Ortega y Gasset, Camilo José Cela e altri.

Per Guanda ha pubblicato “Tempo perso” (Premio Hammett Italia 1997), “L’angelo della storia” (Premio Selezione Campiello 2001, Premio Alassio Centolibri – Un autore per l’Europa 2001), “Il passato davanti a noi” (Premio Napoli e Premio Letterario Giovanni Comisso 2006), “Per una sinistra reazionaria”, “L’energia del vuoto” (finalista al Premio Strega 2011 e vincitore del Premio Merck Serono), “La cultura si mangia!” (con Pietro Greco), “L’avventura di scrivere romanzi” (con Javier Cercas), “Prima della battaglia”, “Qualcosa, là fuori”, “Luis Sepúlveda. Il ribelle, il sognatore”, “Ma tu chi sei”, oltre a una conversazione con Luis Sepúlveda, “Raccontare, resistere”. I suoi libri sono tradotti in molte lingue.

Il libro

Un uomo, l’autore stesso, alle prese con l’età che avanza, con il futuro che si restringe sempre più e con l’Alzheimer della madre ultranovantenne. Un romanzo in cui si alternano il racconto commovente della malattia della madre, dai primi sintomi al difficile trasloco in una residenza per anziani e alla perdita del passato, le confessioni autobiografiche sullo spaesamento in un’epoca di Covid e di guerra, le riflessioni sull’identità e sul timore della morte, e infine gli excursus sul funzionamento del cervello e della memoria, sulla malleabilità e l’illusorietà dei ricordi, sulle ricerche sull’Alzheimer.

Il filo portante della narrazione è costituito dalle visite alla madre nella residenza, con le sue domande ripetute in maniera ossessiva, i suoi rapporti con le altre anziane, i suoi smarrimenti, le sue ostinazioni e i suoi capricci quasi infantili, le crescenti difficoltà a riconoscere i nipoti o il figlio stesso, le dolorose lacerazioni prodotte in entrambi dalla malattia. Bruno Arpaia sa tenere insieme con mano ferma tutti questi elementi per costruire un unico racconto teso ed emozionante, non privo di una soffusa e rassegnata ironia, in cui convergono molti dei dèmoni che ci assillano e dei tentativi per sconfiggerli, ridefinendo e ampliando la nozione stessa di romanzo.

Campionato Italiano di Pizza Contemporanea a Grottaglie

Un’intera giornata dedicata al mondo della pizza contemporanea. Si svolgerà a Grottaglie, giovedì 23 marzo, il “Campionato Italiano di Pizza Contemporanea”, organizzato dall’Accademia Professionale del Gusto, diretta dal pizzaiolo professionista Domenico Rossini, che mette insieme le migliori professionalità del territorio.

Il campionato avrà inizio alle ore 10 e si svolgerà nel ristorante pizzeria Paradiso (strada per Villa Castelli).

I concorrenti, in una vera sfida, si cimenteranno nelle loro creazioni partecipando a varie categorie: pizza classica, pizza gourmet, pizza in pala, pizza alternativa, pizza contemporanea, pizza napoletana, pizza senza glutine.

“Stoc ddò – Io sto qua” in scena a Taranto

stoc ddò
foto Domenico Summa

Per il cartellone “Periferie”, rassegna di teatro, sabato 25 marzo, alle ore 21 all’Auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, in scena “Stoc ddò – Io sto qua” di e con Sara Bevilacqua, drammaturgia Osvaldo Capraro, disegno Luci Paolo Mongelli, produzione Meridiani Perduti Teatro, vincitore festival Le Voci dell’Anima 2022.

Non ha ancora compiuto sedici anni Michele quando, il 12 luglio 2001 a Bari vecchia, viene colpito per errore, da un colpo di pistola alla nuca, durante un regolamento di conti tra i clan mafiosi rivali Capriati e Striscuglio. Da quel giovedì sera, la vita di Lella muta radicalmente direzione.

Giorno dopo giorno, con la sola presenza di madre ferita, impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio: io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: “Stoc ddò”. Da dove, Lella, ha tratto la forza per combattere una guerra che non l’ha mai vista abbassare lo sguardo? Dall’esempio di sua mamma, cummà Nenette, donna determinata nell’educare i figli alla sostanza delle cose. Dal sostegno del marito Pinuccio, della famiglia e della gente del quartiere. Ma, soprattutto, dal dialogo mai interrotto con Michele, il garzone allegro, l’angelo di Bari vecchia. Un dialogo, quello con suo figlio, che nessun ostacolo riuscirà mai a impedire, nemmeno la morte.

Lo spettacolo “Stoc ddò”

Vincitore del festival Le Voci dell’Anima 2022. La motivazione: “Potente, drammatico ma mai pesante, lo spettacolo riesce e smuovere le coscienze grazie a una grande storia, un grande professionista che la fa vivere e un’atmosfera che incornicia alla perfezione un capolavoro”. Nella stessa ventesima edizione del concorso riminese, lo spettacolo della compagnia Meridiani Perduti si è aggiudicato anche il premio sezione Teatro (“Per la capacità di rendere, attraverso la voce, le immagini di un lutto doloroso e vivo che nasce da un fatto di cronaca e che sul palco del teatro viene inciso nella memoria e nella mente del pubblico”) e il premio della critica (“È un lavoro sincero, che ti arriva dentro e che ti fa riflettere su quanta verità possa raccontare, oggi, il teatro. Un lavoro che una sola voce, femminile, bella, profonda e reale”).

«Siamo estremamente felici. Sono dei riconoscimenti bellissimi e importanti. Dedichiamo questa vittoria alla famiglia Fazio che ci ha affidato il testimone della propria storia, a Lella e Pinuccio che sono, per noi, un modello ed un esempio», le parole di Sara Bevilacqua, attrice e regista brindisina, alla cerimonia di premiazione del festival Le Voci dell’Anima, lo scorso 2 ottobre al Teatro degli Atti.

Attrice e regista di “Stoc ddò”

Sara Bevilacqua. Attrice e regista. Diplomata all’Accademia di Arte Drammatica della Calabria, prosegue il percorso formativo partecipando a numerosi stage di teatro, danza, poesia e canto, di cui tre di rilievo internazionale all’Accademia di Arte Drammatica di Varsavia. Collabora come attrice con diverse compagnie, tra cui Factory, Fibre Parallele, Teatri di Bari.

Fonda nel 2009 a Brindisi, con Daniele Guarini, la compagnia Meridiani Perduti Teatro, che trova nel teatro di narrazione e nel teatro canzone la sua dimensione artistica. In collaborazione con l’autore Emiliano Poddi, finalista premio Strega nel 2010 e docente della Scuola Holden di Torino, porta avanti un progetto di recupero della memoria storica attraverso un percorso di teatro narrazione che nasce da una approfondita ricerca condotta sul territorio.

Informazioni e biglietti

Durata 55’. Biglietto 12 euro, ridotto 10 euro (under 30 e over 65). Info e prenotazioni al numero 366.3473430 attivo anche WhatsApp. Prenotazioni fino al giorno antecedente lo spettacolo esclusivamente al numero 366.3473430 attivo anche WhatsApp e acquisto ticket direttamente alla biglietteria nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì (ore 10-13 e 15-18).

Parliamone: dopo lo spettacolo, la Compagnia incontra il pubblico. Modera la giornalista Marina Luzzi, direttrice di Radio Cittadella.

Il cartellone “Periferie” – dodicesima edizione – è realizzato dal Crest. Con il sostegno di Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto.

Passeggiata in Città Vecchia a Taranto tra storie, favole, musica e leggende

città vecchia

Tarantinìdion a APS. In collaborazione con l’Associazione “Vito Forleo” organizza in città Vecchia a Taranto: Domenica 26 marzo alle ore 10.30 “Passeggiata di Primavera a Taranto Vecchia tra Storie, Favole, Musica e Leggende”.

Una passeggiata primaverile, tra i suggestivi Vicoli, Chiese e Ipogeo Gennarini del centro storico di Taranto, animata da storie, racconti, leggende, fiabe tra le più singolari della cultura locale del capoluogo jonico, accompagnate dall’immancabile musica e danza tradizionale tarantina per vivere e condividere la bellezza delle nostre radici.

La favola di Mezzo Galluccio, la storia di Maccajune Pile Rùsse, Il Cuoco Del Convento, e … venite a scoprirlo! Si potrà visitare il percorso espositivo della Mostra Fotodocumentaria “Taranto Scomparsa”. Aperitivo per i partecipanti.

Vi accompagneranno in questa nuova avventura: Cinzia Pizzo: voce, castagnette, danza; Giù Di Meo: voce, chitarra; Mario Azad Donatiello tamburello e voce; Antonello Cafagna chitarre e narrazione.

Contributo evento + aperitivo: € 10.00 a persona (escluso i bambini fino a 12 anni). NECESSARIA LA PRENOTAZIONE al numero: 3479146213

CO.CO.CO. Coralli Cotti a Colazione di Giorgio Consoli a Taranto

Giorgio Consoli

La Factory – handmade in Italy in collaborazione con MUSEION Soc.Coop. GIOVEDÌ 23 MARZO presenta presso il MUDIT – Museo degli Illustri Tarantini: CO.CO.CO. Coralli Cotti a Colazione di Giorgio Consoli

Talk e percorso multimediale. Un evento unico strutturato in due parti, l’occasione giusta per parlare insieme a Giorgio delle fasi creative dell’intero progetto e del suo “disco spoken”.

Talk e Letture con Giorgio Consoli

Un talk moderato dalla giornalista tarantina Marina Luzzi con l’intervento di Gabriele Benefico, illustratore tarantino e direttore artistico della nostra HYPERCUBE GALLERY, con la presenza di Giorgio Consoli che oltre a parlare delle varie fasi del progetto leggerà alcuni brani estratti dal “disco spoken”. Il talk si terrà nella sala conferenze del Mudit.

Percorso Multimediale

Un percorso multimediale verrà allestito nella sala museo del Mudit e accompagnerà i fruitori in un attraversamento virtuale delle quattro sezioni illustrate del progetto realizzate da Candia Castellani, Federica De Fazio, Michela Pierlorenzi e Valeria Pisani. Ogni immagine sarà accompagnata dalla traccia audio associata che potrà essere ascoltata in cuffia dal singolo fruitore.

Un modo unico per scoprire dal vivo il mondo CO.CO.CO. L’Appuntamento è fissato per GIOVEDÌ 23 al Mudit in via Plateja 51 a Taranto.

INIZIO previsto per le h.18:00, e la raccomandazione che vi facciamo è di essere puntuali in modo da poter passare insieme un paio di ore all’insegna dell’arte e della bellezza.

A partire dal giorno dopo, VENERDÌ 24 MARZO, il progetto illustrativo completo sarà messo in mostra, per una settimana fino al sabato 1 Aprile, nell’ HYPERCUBE GALLERY presso La Factory – handmade in Italy in via Niceforo Foca, 30 a Porta Napoli.

Taranto, presentazione del libro di Francesca D’Ippolito

Francesca D'Ippolito
Foto: Eliana Manca

Sabato 25 marzo, alle ore 19 nel foyer dell’Auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, presentazione del libro “Produrre teatro in Italia oggi” di Francesca D’Ippolito (Dino Audino Editore, 2022). Dialogherà con l’autrice Paolo Ponzio, presidente del Teatro Pubblico Pugliese. Modera Giulia Galli.

Come si produce uno spettacolo teatrale? In che modo si coniugano il desiderio artistico e la necessità di fare impresa? Attraverso l’analisi sia dei modi tradizionali (consolidati ed efficaci) di produrre teatro sia di quelli più recenti, caratterizzati dall’innovazione dei processi creativi, questo libro offre tutti gli strumenti necessari per produrre e organizzare uno spettacolo.

Una vera e propria guida che, tenuto conto delle caratteristiche che distinguono le imprese culturali da tutte le altre, analizza i passi necessari per un approccio consapevole al project management dello spettacolo dal vivo, in costante riferimento alle politiche culturali italiane attuali, tra strategia, pianificazione, festival, residenze e altre esperienze concrete.

Perché, come scrive Alessandro Toppi nella postfazione, «anche l’opera più integra rischia la sparizione prematura, e dunque la non incidenza civile e culturale, se non è accompagnata da una gestione che ne sostenga la qualità, ne nutra la permanenza e ne favorisca l’incontro col pubblico, di replica in replica».

Francesca D’Ippolito

Foggiana d’origine, studia filologia classica, laureandosi all’Università degli Studi di Siena con una tesi sui finanziamenti pubblici per il teatro nell’Atene del V secolo a.C., con un’appendice dedicata al contemporaneo e al FUS. Da oltre dieci anni si occupa di organizzazione teatrale collaborando con molte realtà diffuse sull’intero territorio nazionale (tra le altre, Factory, Teatro dell’Argine, Fibre Parallele, VicoQuartoMazzini, Crest, Quelli di Grock).

Ha lavorato in importanti festival nazionali e internazionali (tra gli altri, Castel dei Mondi di Andria, stArt up teatro di Taranto, Mercantia di Certaldo, I Teatri della Cupa nel nord Salento, Kids a Lecce). È cultrice della materia in Storia del teatro al DAMS dell’Università del Salento. Dall’ottobre 2019, presiede il C.Re.S.Co. (Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea), progetto impegnato nella tutela degli artisti e delle imprese.

L’evento è promosso dal Crest, in collaborazione con l’Associazione Presìdi del libro, Presidio del libro Il Granaio/Libreria Dickens di Taranto. Ingresso libero. Info ai numeri 099.4725780 – 099.7362186.

Giornate FAI di Primavera: cosa vedere a Laterza

Giornate FAI Laterza

Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.

La manifestazione di punta del FAI, giunta alla 31ª edizione, offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire sorprendenti tesori d’arte e natura in tutta Italia, partecipando alle visite a contributo libero proposte dai volontari della Fondazione in oltre 750 luoghi in 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti.

Un fine settimana con un unico protagonista: il patrimonio di storia, arte e natura italiano. Una ricchezza del Paese che continua a stupire, luoghi speciali disseminati in ogni angolo della Penisola che rivelano una straordinaria ricchezza anche dove meno te lo aspetti.

Non solo monumenti dal riconosciuto valore dunque, ma anche siti inediti e paesaggi sconosciuti, la cui importanza in termini di cultura, storia e tradizioni, talvolta nascosta o non convenzionale, racconta l’identità del Paese più bello del mondo. Saranno visitabili ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, e ancora esempi di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani.

Non mancheranno poi itinerari nei borghi e visite in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici, nel solco dell’impegno della Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”.

Giornate FAI di Primavera: a Laterza

La chiesa rupestre San Lorenzo Vecchio si trova sul fianco sinistro del Santuario Mater Domini e la sua posizione implicava anche l’esistenza della contrada di san Lorenzo extra muros. Tale contrada si sviluppa lungo il fianco della lama trasformata in Via Concerie, ricca di orti e cripte. Sulla chiesa rupestre si trovava anche la cosiddetta contrada delle grotte cavate comunemente chiamate Grotte di San Pietro.

Da oltre cinquant’anni si indica con il nome di San Lorenzo de lo vecchio la chiesa rupestre sita in via Panettieri. Numerosi studi e documenti hanno portato alla conclusione che tale denominazione è errata, trattandosi della chiesa rupestre di San Primo. Oggi si accede a questa chiesa attraverso un cortile sulla cui porta è riportato il numero 118 che corrisponde alla prosecuzione della numerazione di via Concerie. La situazione attuale della chiesa non corrisponde all’originale, poiché alcune parti dell’antica chiesa sono rimaste fuori dal fabbricato, tanto che alcune tracce di affreschi si trovano all’esterno. Quando la chiesa fu trasformata in cantina furono ritrovate tracce di sepolture

L’accesso alla chiesa è dato da un fabbricato rurale caratterizzato da un arco a sesto acuto che poggia su due semipilastri. Della chiesa si conserva un’aula a pianta rettangolare arricchita da quattro nicchioni arcuati dove è possibile vedere le tracce dell’altare. Sono visibili affreschi che rappresentano due giovani santi, un santo vescovo nell’atto di benedire ai cui piedi c’era probabilmente un altare, San Lorenzo con una graticola nella mano destra e un libro nella sinistra l’affresco più noto e meglio conservato e che ha dato erroneamente il nome alla chiesa rupestre.

Cosa scoprirete durante le giornate FAI?

L’apertura delle Giornate FAI prevede la visita guidata della chiesa rupestre San Lorenzo Vecchio alla scoperta di ambienti normalmente non fruibili. Al termine della visita, in esclusiva per le Giornate FAI di Primavera, sarà possibile fare una passeggiata fino a raggiungere i giardini pensili lungo Via Concerie organizzati nell’alveo della gravina e che rappresentano una caratteristica della contrada al termine della quale si trova la chiesa rupestre. I giardini pensili sono la testimonianza della capacità e dell’intelligenza dell’uomo di adattare l’ambiente alle proprie necessità ed esigenze. L’alveo della gravina, esattamente come gli alvei dei Sassi di Matera, è all’origine un sistema di raccolta di acqua a scopo irriguo: le cisterne presenti testimoniano l’organizzazione a giardini agricoli dei terrazzi intagliati nella pietra, dando così vita agli splendidi giardini pensili che decorano il viale che porta al santuario Mater Domini.

Testo scritto da Delegazione FAI Taranto

VISITE A CURA DI

Istituto Comprensivo Marconi – Michelangelo; Istituto Comprensivo Diaz – Dante; Liceo G.B. Vico.

Giornate FAI di Primavera: cosa vedere a Grottaglie

Giornate FAI Grottaglie

Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.

La manifestazione di punta del FAI, giunta alla 31ª edizione, offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire sorprendenti tesori d’arte e natura in tutta Italia, partecipando alle visite a contributo libero proposte dai volontari della Fondazione in oltre 750 luoghi in 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti.

Un fine settimana con un unico protagonista: il patrimonio di storia, arte e natura italiano. Una ricchezza del Paese che continua a stupire, luoghi speciali disseminati in ogni angolo della Penisola che rivelano una straordinaria ricchezza anche dove meno te lo aspetti.

Non solo monumenti dal riconosciuto valore dunque, ma anche siti inediti e paesaggi sconosciuti, la cui importanza in termini di cultura, storia e tradizioni, talvolta nascosta o non convenzionale, racconta l’identità del Paese più bello del mondo. Saranno visitabili ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, e ancora esempi di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani.

Non mancheranno poi itinerari nei borghi e visite in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici, nel solco dell’impegno della Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”.

Giornate FAI di Primavera: a Grottaglie

Nella parte settentrionale del centro storico della cittadina di Grottaglie, lungo la via G. Pignatelli, compreso tra la via Ennio (l’antica via Appia) e la porta d’Oriente, è ubicato il monumentale complesso architettonico della Chiesa Maria Santissima del Monte Carmelo. La complessa e articolata struttura religiosa ha sempre rappresentato per i grottagliesi una significativa testimonianza storica, religiosa ed artistica.

Per la comunità religiosa di Grottaglie il XVI sec. è stato un periodo importante, in quanto vide la fondazione di conventi e monasteri. Tra i primi ad insediarsi nel territorio furono i Carmelitani, nel 1505, seguiti dai Padri Minimi (1536) e dai Cappuccini (1546). Dopo la fondazione del convento dei Carmelitani, nella cittadina di Grottaglie si contava una numerosa presenza di ecclesiastici (134 religiosi), questo perché il territorio era una baronia arcivescovile.

La facciata della chiesa, che richiama lo stile barocco, risale ai primi anni del ‘700 ed è suddivisa in tre ordini architettonici. L’interno della chiesa è a tre navate con cappelle laterali con altari. Dalla navata sinistra si può accedere alla Cripta o, viste le dimensioni, chiesa rupestre, di cui si era persa traccia e ritrovata casualmente durante i lavori di restauro del 1998. Il chiostro del convento risale al XVI sec ed è decorato con affreschi raffiguranti la vita di Sant’Elia.

Cosa scoprirete durante le giornate FAI?

Durante le Giornate FAI di Primavera potremo visitare l’intero complesso del Carmine risalente al ‘500 che comprende: la chiesa, una cripta con affreschi dedicata alla Madonna della Grotta (rinvenuta nel 1998), un convento, un chiostro con affreschi e la confraternita dei Carmelitani con annesso giardino. Il Convento carmelitano di Grottaglie è stato tra i pochi ad aver formato e dato alla collettività religiosa figure importanti per la chiesa, come: due vescovi, un teologo che partecipò al Concilio di Trento e un Generale dell’Ordine Carmelitano. In seguito alle soppressioni religiose dell’800, prima con quella napoleonica e poi con quella piemontese dell’Unità d’Italia, i Padri Carmelitani andarono via da Grottaglie senza più fare ritorno, determinando una perdita non solo spirituale ma anche culturale per la cittadina. Il culto Mariano Carmelitano è tuttavia rimasto fino ad oggi grazie alla Confraternita che porta avanti quella spiritualità tipica dell’ordine dei Carmelitani.

Testo scritto da Chiara Loscialpo, ex docente Liceo Artistico “V. Calò”

VISITE A CURA DI

Liceo Artistico V. Calò; IIS Don Milani – Pertini

Giornate FAI di Primavera: cosa vedere a Crispiano

Giornate FAI Crispiano

Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.

La manifestazione di punta del FAI, giunta alla 31ª edizione, offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire sorprendenti tesori d’arte e natura in tutta Italia, partecipando alle visite a contributo libero proposte dai volontari della Fondazione in oltre 750 luoghi in 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti.

Un fine settimana con un unico protagonista: il patrimonio di storia, arte e natura italiano. Una ricchezza del Paese che continua a stupire, luoghi speciali disseminati in ogni angolo della Penisola che rivelano una straordinaria ricchezza anche dove meno te lo aspetti.

Non solo monumenti dal riconosciuto valore dunque, ma anche siti inediti e paesaggi sconosciuti, la cui importanza in termini di cultura, storia e tradizioni, talvolta nascosta o non convenzionale, racconta l’identità del Paese più bello del mondo. Saranno visitabili ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, e ancora esempi di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani.

Non mancheranno poi itinerari nei borghi e visite in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici, nel solco dell’impegno della Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”.

Giornate FAI di Primavera: a Crispiano

La Via dell’Angelo è un itinerario che unisce il centro abitato di Crispiano con la località chiamata Triglie, un crocevia al confine tra i territori di Crispiano e Statte. Sui fianchi della gravina omonima sorge un villaggio rupestre, articolato in numerosissime grotte scavate su entrambi i fianchi della gravina e accoglie al suo interno la chiesa di San Michele. Numerose, inoltre, sono le aree di necropoli di età longobarda rinvenute all’interno del villaggio.

Il culto di San Michele Arcangelo a Crispiano e Statte ha origini remote, che con molta probabilità risalgono al Medioevo, quando le popolazioni tarantine, perseguitate dalle invasioni dei barbari e dei Saraceni, si spinsero nell’entroterra per trovare rifugio nelle grotte che si aprivano nei costoni delle gravine e dei canali. La Cappella più piccola è stata eretta tra il 1722 ed il 1746 ad opera del 3° barone di Statte Francesco Blasi junior, mentre, la cappella più grande è stata costruita alla fine dell’‘800 dalla famiglia Ceneviva, attuali proprietari, dove un tempo sorgeva una grande stalla.

La chiesa di San Michele a Triglie, fu eretta probabilmente su un edificio sacro di età medievale, in uno dei punti nevralgici della struttura viaria ed insediativa del Tarantino. Accanto ad essa passava infatti un’importante via per l’attraversamento della Murgia e tutt’intorno si estendeva un vasto insediamento rupestre, nel quale era localizzato almeno un altro luogo di culto, dedicato a San Giuliano.

COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?

Una passeggiata di circa un chilometro nella Valle di San Michele costituirà l’occasione per approfondire la storia di questo luogo, attraverso la visita della chiesa, delle case grotta e della via cava, antica arteria di collegamento fra Crispiano e Statte. Partendo dal piazzale antistante la chiesa, si esplorerà la grotta sottostante, si osserverà una delle sorgenti dell’acquedotto romano con la sua valenza ingegneristica e saranno visitati luoghi normalmente non accessibili.

Testo scritto da Marcello Carrozzo, Guida Ambientale Escursionistica.

VISITE A CURA DI

IPSEOA Elsa Morante