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Domenica 8 aprile torna a Grottaglie la “Pasca tlì Palomme”

L’Associazione Turistica Pro Loco Grottaglie, come da tradizione dal 1998, l’8 aprile 2018 presso il Santuario della Madonna della Mutata (SP71 Latitudine: 40.575938 Longitudine: 17.377445), renderà omaggio alla Santa compatrona grottagliese e al prodotto gastronomico rappresentativo: la Palòmma.

Per l’edizione 2018, ci si avvalora del Patrocinio Morale del Comune di Grottaglie e dell’UNPLI Puglia.
Da tradizione, la Domenica in Albis, il grottagliese usava recarsi al Santuario a piedi per vivere una giornata con la famiglia in totale serenità. Per questo viene definita, “la Pascaredda tlì vurtagghisi” (la Pasquetta dei grottagliesi).
Un particolare riconoscimento va ai panificatori, grazie ai quali la nostra Pasca tlì Palòmme è sempre un momento di incontro e rivalutazione di un passato… non così lontano.

Ad accompagnare la regina della festa, la Palòmma, non mancherà un buon bicchiere di vino. Il programma della giornata prevede: promozione del prodotto panario presso lo stand della Pro Loco di Grottaglie, incontri all’interno del Santuario per conoscere insieme la vera storia che rende unica la Mandonna della Mutata a cura dei volontari dell’associazione (per info rivolgersi allo stand antistante il Sacrato) rispettando gli orari delle SS messe, viadanza nell’agro che abbraccia Grottaglie, occasione per ammirare il panorama, organizzata da Terra Nostra Asd (Sava) e ArcheoClub di Carosino e dei territori del Mesochorum (prenotazione obbligatoria); sarà presente lo Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche, i quali con grande entusiasmo hanno manifestato sin da subito la massima disponibilità e partecipazione; lo Smile Puglia con i giovani del corso promosso da Garanzia Giovani “Preparazione di prodotti da Forno (specializzato in tipicità locali)”, pronti a promuovere le competenze acquisite durante il corso.

Vi invitiamo a partecipare e a condividere nei Social Network le vostro foto o video con il seguente hashtag:
#pascatlipalomme18

Sabato 31 marzo a Pulsano: Easter Party 2018 con Mama Marjas, Fido Guido, Raiulli & Giovane Rosa, Chart Starboy, Breezy e tanti dj a rotazione

Sabato 31 marzo, al Villanova, via Basento – Pulsano/TA: Easter Party 2018.
E’ giunta la primavera, è Pasqua e finalmente tutti gli spazi del Villanova saranno nuovamente riempiti da attrattive.

Nella zona tenda, ad alternarsi sul palco, i live set di Mama Marjas, Fido Guido, Raiulli & Giovane Rosa, Chart Starboy e Breezy.
Al termine dei concerti la serata prosegue con il dj set di Congo, Saver, Rubio e Lello Santoro con selezioni che spazieranno tra hip hop, reggae, trap sino a giungere alle sonorità più elettroniche.
Contemporaneamente, in zona taverna, la musica sarà rock, anni ’80, vintage con il dj set di Ciro Merode, Psychocandy e Dj Peg.
Infoline: 3384273389 – 3343654884. Prenotazioni zona ristorante: 3406592744.

Start ore 22.30 – ingresso gratuito x chi cena.
Ticket spettacolo: 5 € entro la mezzanotte – 6 € dopo la mezzanotte.
Direzione artistica: Artesia.

Calcio femminile, Atletic San Marzano cede alla capolista Alex Zulli Gold Futsal

L’Atletic San Marzano perde, 1-10 (rete di Buonsanti), con la capolista Alex Zulli Gold Futsal e il tecnico Fabio Buonafede commenta così:

L’impatto alla partita è stato positivo anche se poi siamo caduti nel momento più bello. Non abbiamo sfruttato le occasioni avute per mancanza di forza e di lucidità sotto porta: questi aspetti ci impediscono di fare gol. In difesa compiamo errori madornali. Mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta: al timone ci sono io. C’è tanta inesperienza e non c’è quell’impegno costante per affrontare un nazionale. Non c’è stata storia: risultato giusto”.
L’ALEX ZULLI GOLD FUTSAL: “Questa compagine merita il primato viste le giocatrici di spessore che ha in rosa. Non si può dire il contrario. Ha grande organizzazione e una società molto professionale. Abbiamo solo da imparare. Per affrontare l’A2 servono giocatrici importanti e una società compatta

22a Giornata
Atletic San Marzano-Alex Zulli Gold Futsal 1-10
Bisceglie-New Team Noci 4-1
Civitanova Dream Futsal-Atletico Chiaravalle 2-4
Conversano-Dorica Torrette 4-3
Porto San Giorgio-Futsal Molfetta 0-6 (a tav.)
Saint Joseph Copertino-Angelana 4-4
RIPOSA: Dona Style

LA CLASSIFICA
Alex Zulli Gold Futsal 58
Bisceglie 53
Angelana 41
Futsal Molfetta 41
New Team Noci 34
Atletico Chiaravalle 31
Dorica Torrette 26
Conversano 23
Civitanova Dream Futsal 20
Dona Style 18
Saint Joseph Copertino 11
Atletic San Marzano 0
Porto San Giorgio –

PROSSIMO TURNO – 23a Giornata – 08/04/18
Alex Zulli Gold Futsal-Porto San Giorgio
Angelana-Atletic San Marzano
Atletico Chiaravalle-Conversano
Dona Style-Saint Joseph Copertino
Futsal Molfetta-Bisceglie
New Team Noci-Civitanova Dream Futsal
RIPOSA: Dorica Torrette

Visitate la pagina: https://www.atleticsanmarzano.com

https://www.facebook.com/Atletic-San-Marzano-ASD-472331919564064/

oppure #atleticsanmarzano

Calcio, giovedì 29 marzo in campo Ars et Labor Grottaglie e Città di Racale

Football or soccer ball at the kickoff of a game - outdoors

Domani pomeriggio alle 16:00 all’Atlantico D’Amuri scenderanno in campo l’Ars et Labor Grottaglie e il Città di Racale nell’incontro valido per la semifinale di ritorno di coppa Puglia.

Al Basurto di Racale 15 giorni fa fini 1 a 1 con goal di Tunno, nel primo tempo, e il pareggio di De Comite nella ripresa, un pareggio tutto sommato positivo per il Grottaglie. Segnare in trasferta, nelle gare di Coppa, comporta sempre dei vantaggi, vediamo la statistica: il Grottaglie accede alla finale se vince o pareggia 0 a 0; Il Racale va in finale se vince o pareggia dal 2 a 2 in su, in caso di 1 a 1 supplementari e rigori. Situazione leggermente favorevole ai padroni di casa che comunque devono affrontare la gara per vincere e mantenere lontano il pericolo di un pareggio con molte reti. Periodo sicuramente non molto positivo per il Grottaglie che giunge alla semifinale di ritorno dopo la sconfitta di San Vito al contrario il Racale vi giunge con il morale alto dopo aver vinto le ultime due partite consecutive e conquistato il secondo posto in classifica scavalcando lo Scorrano. due squadre dal morale opposto ma con lo stesso obiettivo, Arrivare in finale di Coppa Puglia.

Un trofeo forse ancora troppo snobbato che comunque vede nelle semifinali quattro squadre forti che nei rispettivi gironi sono tutte tra le prime cinque (Conversano 1°, Città di Racale 2°, Borgorosso Molfetta 4° ed Ars et Labor Grottaglie 5°). Nel percorso di Coppa, il Racale, in trasferta ha vinto 2 partite, ne ha pareggiata 1 e ne ha persa 1 (Taurisano). Lontano dal Basurto ha subito solo 4 goal ed è sempre andata in rete tranne contro il Taurisano negli ottavi di finale, un dato questo che non deve essere trascurato. Il Grottaglie di Coppa, in casa, ha sempre vinto segnando anche tanti goal: 3 reti al San Marzano, 5 al Manduria e al Crispiano e 4 alla Virtus Lecce, subendone solo 3. Gara non facile, da prendere con le molle ma sicuramente da affrontare con tanta, tantissima decisione per non farsi sfuggire una finale che a Grottaglie manca da 16 anni, da quella doppia e sfortunata sfida persa contro la Pievigina nella stagione 2001 – 2002 (Coppa Italia Serie D).

Assenti per squalifica Pirretti del Racale e Amaddio del Grottaglie, tanti i diffidati tra i grottagliesi che dovranno prestare la massima attenzione, arbitrerà il match il signor Gianluca Natilla della sezione di Molfetta che in questa stagione ha diretto in Eccellenza e Promozione.

Giovedì 29 marzo a Taranto presentazione del libro “Massofobia. L’Antimafia dell’Inquisizione”

“Massofobia. L’Antimafia dell’Inquisizione” è il libro-documento scritto dal Gran Maestro Stefano Bisi, edito da Tipheret, che racconta la complessa e articolata vicenda dell’indagine dell’Antimafia sulla Libera Muratoria associata alla mafia, del pretestuoso sequestro degli elenchi degli iscritti di Calabria e Sicilia e delle iniziative legali del Grande Oriente d’Italia a livello europeo.

“Massofobia. Caccia al massone nell’Italia democratica” è il titolo dell’incontro che presenterà il libro a Taranto il 29 marzo, alle ore 17 presso l’hotel “Mercure Delfino”, a cura del Consiglio dei Maestri Venerabili tarantini con il patrocinio del Collegio Circoscrizionale della Puglia del Grande Oriente d’Italia. La partecipazione al convegno è aperta a tutti.

Interverranno l’autore, il presidente circoscrizionale Luigi Fantini, il giornalista Alessandro Cecchi Paone e lo storico Vito Bianchi dell’Università di Bari.
Il sequestro degli elenchi – scrive Stefano Bisi nella introduzione – è “un atto arbitrario e discriminatorio che da Gran Maestro ho subito stigmatizzato iniziando una battaglia laica per la salvaguardia e la difesa dei diritti associativi non solo degli iscritti al nostro Ordine ma di tutti, peraltro previsti in modo inequivocabile dalla Carta Costituzionale della Repubblica Italiana”.

Pensiamo che sia doveroso far conoscere – si legge ancora nel testo – non solo ai Fratelli ma anche agli uomini liberi e coscienti, gli avvenimenti e i fatti che attraverso meri teoremi e senza alcun reale notizia criminis hanno portato i membri della Commissione Antimafia, alcuni colpiti da vera e propria “massofobia”, a sostenere l’assunto delle infiltrazioni mafiose all’interno della Massoneria regolare senza distinguo e senza porsi il minimo dubbio. Questo singolare modo di pensare e di procedere unitamente ad alcuni disegni di legge palesemente antimassonici che si rifanno alla legge fascista che mise al bando la Libera Muratoria devono fare riflettere e indurre non solo i massoni alla difesa della libertà di associazione.

Certi che la Corte Europea dei diritti dell’Uomo saprà vagliare con equità ed equilibrio la vicenda giuridica della quale questo libro vuole essere fedele testimonianza”.

Fede e penitenza nel lungo triduo della Settimana Santa di Mottola

Mottola entra nel vivo del periodo pasquale con il triduo che va dal Giovedì al Sabato Santo.

Con i suoi Riti suggestivi e la grande partecipazione, la cittadina del versante occidentale della provincia di Taranto sta raggiungendo, di anno in anno, numeri importanti. «Le nostre processioni- spiega il priore della Confraternita del Carmine Vito Greco- sono cresciute tantissimo e si stanno affermando tra le più suggestive della Puglia. Complici, le marce (mottolesi, ma anche tarantine e meridionali più in generale) e un centro storico raccolto, con le sue case imbiancate a calce». Tra le particolarità, da evidenziare la presenza sia di confratelli che di consorelle e la scelta del sabato mattina per i Misteri, sicuramente inusuale rispetto a quanto accade nella maggior parte dei comuni. La sua origine è da ricercarsi tra fine ‘700 e inizio ‘800: si trattava di una rappresentazione vivente

in cui erano i confratelli a mimare le statue della Via Crucis. Delle origini è rimasta, oltre la memoria collettiva, anche il termine “cristudd” nomignolo che indica Gesù incoronato di spine. Dal 1860 in poi la rappresentazione vivente è diventata processione con statue di altissimo pregio, realizzate dal cartapestaio leccese Antonio Maccagni.

Ecco, nello specifico, quello che accadrà in questi giorni. Tutto inizia Giovedì 29 con la Messa in Coena Domini: i confratelli, scalzi, portano “u’ prdon” tra le mani (il tradizionale bastone del pellegrino) e la corona di spine di melograno sul capo. Il loro incedere è scandito dal suono della battola (conosciuta come trich trach). A coppie, formano le “paranze” e, accompagnati da un troccolante, iniziano il loro lento pellegrinaggio nelle chiese, dinnanzi ai Repositori. Il tutto termina il Venerdì Santo quando gli altari vengono preparati per l’Adorazione della Croce.

Il Sabato la processione parte all’alba dalla Chiesa del Carmine e termina dopo mezzogiorno. Le statue sono portate a spalla dai confratelli. Il rito è aperto dal quartetto di bandisti “u’ fiscchett”, a seguire un confratello con la trich trach, lo stendardo della Confraternita listato a lutto e la Croce dei Misteri. Poi le statue: Cristo nell’orto degli ulivi, Cristo alla colonna, Cristo incoronato di spine, la Caduta, la Serafina col volto di Gesù, la Veronica con la tunica, Cristo alla croce, la Deposizione, la Pietà, il Calvario. Sfilano anche le consorelle e le bande con le loro marce struggenti.

Da giovedì 29 marzo a Taranto l’esposizione fotografica dal titolo “Lo sguardo dell’anima, nel racconto della passione“

Sarà inaugurata giovedì 29 marzo alle ore 18.30, presso la sede della Associazione Culturale “PROGRAMMA CULTURA “, in via Duomo 247, a Taranto, l’esposizione fotografica dal titolo “Lo sguardo dell’anima, nel racconto della passione “.

In occasione della presentazione dell’esposizione fotografica, l’affascinante location dell’ipogeo del palazzo Gennarini ospiterà un incontro culturale sul tema “I Riti della settimana santa, a Taranto “, introdotto da Nello De Gregorio, scrittore e presidente della associazione culturale Nobilissima Taranto, che vedrà al tavolo dei relatori: Antonio Fornaro, storico locale, esperto di heritage culturale e Domenico Semeraro, autore e ricercatore di fotografia. Le opere esposte saranno visibili fino a mercoledì 4 aprile, con orari di apertura 10.00-13.00/16.30-19.30, con ingresso gratuito. Nei giorni di giovedì 29 marzo e venerdì 30 marzo, l’orario di apertura sarà protratto fino alle 21.30.

L’associazione culturale “PROGRAMMA CULTURA “ propone eventi culturali per la valorizzazione del territorio, attraverso le espressioni artistiche, di varie forme, a firma di talenti del posto. La Taranto raccontata attraverso lo sguardo appassionato e introspettivo dei suoi abitanti, diventa visione condivisa di un pensiero armonioso, che ha radici antiche che risalgono a quando la storia iniziò a lasciare i suoi indelebili segni. E, proprio quella storia che si dipana come una matassa di prezioso e lucente bisso, giunge fino a noi con la forza delle tradizioni religiose, beni culturali immateriali, facenti parte dell’identità di questa città. Un passo a piedi nudi, come quello dei “perdoni”, per sentire sensazioni come il freddo ruvido dell’asfalto; uno sguardo attraverso un campo circolare limitato, come quello dei fori per gli occhi del cappuccio dei confratelli; un lento movimento dell’anima, come quel dondolio rallentato della “nazzicata”. Sono questi i pulsori emozionali, che invitano a riflettere durante la fruizione delle immagini, perché non sia una osservazione sterile e passivamente subìta, quanto, piuttosto, guidata dall’emozione. Le foto presentate da Andrea Carnovale, Cristina Friuli, Domenico Semeraro e Fabiola Vasco, saranno accompagnate da una breve riflessione sulla fotografia. Il connubio immagini e parole è, in questo caso, inteso quale porta di ingresso nel campo percettivo e costruttivo dell’autore.

Per informazioni: 3315735391- facebook: programma cultura; Instagram: programma _cultura.

La Passione Vivente, il 30 marzo ad Alberobello

Muretti a secco, vicoli e viuzze anguste, chiancole taglienti, nitriti di cavalli, sibili di fruste, bagliori di torce nel buio di una umanità ancora ferita e feroce…e Cristo passa!

E attraversa il cuore della città dei trulli, mescolandosi alla folla di figuranti e spettatori che man mano si fa sguardo, violenza, pietà, preghiera fino al “Golgota”, fino al luogo dove si innalza quel Legno che ha unito per sempre la terra al cielo. Questa è la ragione per cui i giovani della comunità di Sant’Antonio ad Alberobello da quarantuno anni puntano sulla rappresentazione della Passione Vivente. Riflettere sulla Passione di Gesù per comprendere il proprio cammino e trovarvi senso. E’ qui che il ricordo dei piedi lavati durante l’ultima cena di Gesù con i suoi diventa acqua, mani, sguardi, respiro, cuori di carne; è qui che il “Getsemani” diventa ancora buio, angoscia, lacrime di sangue, preghiera, abbandono, tradimento; è qui che il Cristo, il Creatore, si sottopone al giudizio dell’uomo, la Creatura, e accoglie lo scandalo della croce. come si può arrivare ad amare così?  Il tentativo è proprio quello di dire l’indicibile: quanto perdutamente Dio ci abbia amati. L’ingresso è libero e gratuito, non necessita di prenotazione, uno spettacolo unico con inizio alle ore 21:00. In caso di pioggia la manifestazione si svolgerà Sabato Santo 31 Marzo 2018 ore 20:00.

Innovazione, aspetti salutistici e sostenibilità ambientale: gli esperti raccontano l’olio d’oliva e Ajprol premia i migliori

C’è olio e olio. La differenza la fanno innovazione, aspetti salutistici, sostenibilità ambientale e difesa del territorio. Caratteristiche e qualità ritagliate addosso agli olii di Terra Ionica e che Ajprol, Società Cooperativa Agricola dei Produttori Olivicoli, vuole raccontare e premiare.

Nasce così l’evento in programma il prossimo giovedì 29 marzo 2018 nella sede di Ajprol (ore 17, S.S 7 Appia km 640,4 Statte). In apertura parola agli esperti e ai produttori per mettere un punto fermo su un tema cruciale: il consumo consapevole dell’olio extravergine d’oliva di qualità. Interverranno il presidente Ajprol Pietro Lanzo Dione, il presidente di Confagricoltura Taranto Luca Lazzàro, il responsabile tecnico Ajprol Armando Fonseca, la coordinatrice dello staff tecnico Ajprol Giusy Daversa e il capo panel Ajprol Nicola Perrucci.
Il convegno sarà impreziosito da “Nutrievo 2018”. Un premio che intende valorizzare le caratteristiche dei migliori olii extravergine d’oliva, promuovendo il consumo di olio di alta qualità e coniugandolo con la sana alimentazione e corretta nutrizione. In gara ci saranno produttori, frantoiani e imbottigliatori con i loro prodotti di punta suddivisi in quattro sezioni: extravergine monovarietale e blend, extravergine da agricoltura biologica monovarietale e blend.

«Ci è parso doveroso – spiega Armando Fonseca, il responsabile tecnico Ajprol – dare un riconoscimento a chi si è impegnato a seguire le linee guida che l’Ajprol propone ai suoi associati con efficienti servizi di assistenza tecnica e con i corsi di formazione per produttori e frantoiani. Il comparto oleicolo della provincia di Taranto, grazie anche al nostro impegno e alla nostra presenza sul territorio, cresce anno dopo anno e si registrano da tempo piacevoli e meritate eccellenze che ottengono riconoscimenti a livello nazionale. Il Concorso Nutrievo vuole essere, oltre che un premio, un banco di prova e di valutazione sullo stato qualitativo delle nostre produzioni. A questo punto, con molta onestà dobbiamo dire che, se molto si è fatto, ancora molti sono i margini di crescita e l’Ajprol si impegnerà affinché vengano raggiunti nel minor tempo possibile.

Non solo. L’attenzione di Ajprol va oltre la bontà del prodotto e arriva sino a verificare l’efficienza degli impianti di produzione, di estrazione, di stoccaggio e condizionamento, a tutela della salute dei consumatori. Un modello virtuoso che, attorno ad Ajprol, riunisce 5400 soci equamente divisi su tutta la provincia di Taranto e zone limitrofe, oltre a raccogliere adesioni in altre parti d’Italia. Una realtà dinamica e fortemente radicata che, per il numero di affiliati, rappresenta il più importante riferimento produttivo della provincia, uno dei più qualificati dell’intera Puglia. Con cifre significative: 160mila quintali di olive raccolte, 30mila quintali di olio d’oliva sfuso e 1500 di prodotto confezionato, che finiscono in gran parte sui mercati dell’Italia settentrionale e del nord Europa.

Una filiera produttiva capace di aggregare ma anche di “coltivare” valori ulteriori, poiché riserva particolare cura alla sanità delle colture e ai risvolti ambientali, alla difesa integrale e allo sviluppo della coltivazione olivicola biologica. Con un obiettivo che racchiude tutte queste sfumature: assicurare agli olii extravergine d’oliva “made in Taranto” standard superiori di qualità.

L’Ajprol – rimarca ancora Fonseca – è molto attenta a far sì che vengano rispettati tutti i comportamenti e le leggi in merito alla riduzione dell’impatto ambientale, alla salvaguardia ed alla difesa dell’ambiente e della salute dei consumatori. Non a caso l’Ajprol organizza molti corsi di informazione dedicati ai consumatori. L’EVO – conclude con un filo d’orgoglio Fonseca – non è solo un condimento dalle straordinarie doti organolettiche, ma è una vera e propria “medicina” che, assunto nella giusta maniera, nel giusto dosaggio e assiduamente, apporta benefici già accertati e tanti altri sono in fase di accertamento».

Martedì 3 aprile a Grottaglie “La Cena dei Cretini”

Un classico della commedia francese, un grande successo che da oltre vent’anni diverte, affascina ed emoziona la platea di tutto il mondo. Un gruppo di ricchi borghesi parigini ogni settimana organizza, per divertimento, una cena in cui ognuno di loro invita un “cretino”: il migliore vincerà la serata.

Comincia da qui una girandola di gag irresistibili e malintesi divertenti, che trascineranno il pubblico in un turbinio di risate di fronte alle situazioni paradossali ed incredibili che, loro malgrado, i protagonisti saranno costretti a vivere. I personaggi di Pierre e Pignon sembrano scritti su misura per Triestino e Pistoia, che affrontano per la prima volta un autore d’oltralpe, accompagnati da una compagnia di splendidi attori.

Lo Spettacolo è programmato per il 03/04/2018 alle ore 20,30 – 21,00 al Teatro Monticello di Grottaglie.
Prezzi: Platea € 20,00; ridotto € 18,00. Galleria € 18,00; ridotto € 16,00. Studenti e Giovani fino ad anni 26 € 8,00