Il calcio come salvezza, riscatto, sogno. E famiglia.

Per l’attività 2019 del Trac – Teatri di Residenza Artistica Contemporanea, dal 23 al 28 settembre al TaTÀ di Taranto, Andrea Simonetti sarà in residenza, con l’attrice Serena Tondo, per lavorare al progetto “Turn over”, con il supporto di Trac_Centro di residenza teatrale pugliese Crest – TaTÀ di Taranto.

In fase di processo creativo (non ancora uno spettacolo finito, un prodotto elaborato e complesso), “Turn over” è una storia che parla di solitudine, di connessioni e, soprattutto, di integrazione, inteso come processo di non discriminazione e di inclusione delle differenze. Molto spesso, in Italia specie in questo preciso momento storico, si tende ad astrarre o a deformare il concetto di integrazione. Invece, i protagonisti di questa storia lo attraversano, vi si immergono, lo affrontano loro malgrado. Inizialmente, le loro posizioni sono nettamente diverse. Alessandro è esclusivamente alla ricerca spasmodica di una svolta lavorativa che lo porti ad ottenere denaro e successo, “sfruttando” il talento calcistico di Amadou.

Per motivi sentimentali, Brizia si fa coinvolgere in questa sorta di “piano malsano” che la costringe ad una convivenza forzata. E poi c’è Amadou, un ragazzino aggrappatosi ad un sogno per non cadere nello sconforto. Il calcio rappresenta per lui la salvezza, il riscatto ma, anzitutto, la possibilità di continuare a vivere con Alessandro e Brizia. Insomma, l’occasione di avere una famiglia. Sarà proprio la combinazione “forzata” e insieme enigmatica di questo nuovo nucleo familiare ad orientare Amadou tra i suoi sogni e desideri, facendogli intendere cos’altro può e vuole fare nella vita.

Andrea Simonetti è attore, autore e regista. Nato a Taranto, consegue la maturità classica al liceo Quinto Ennio. Dopo alcuni corsi e stage di recitazione (con Cosimo Cinieri), ottiene l’ammissione alla Scuola del Teatro Stabile di Torino e sotto la guida di docenti quali Luca Ronconi e Mariangela Melato, al termine del triennio formativo, si diploma brillantemente nel 2003. Lavora con i registi Luca Ronconi, Massimo Castri, Mauro Avogadro, Maurizio Scaparro, Carmelo Rifici e Daniele Salvo. Nel 2009 è finalista al Premio Nazionale Giovani Attori “Gino Cervi”. Nel 2015 vince il bando “Storie di lavoro” con “Capatosta” (scritto da Gaetano Colella anche interprete, regia di Enrico Messina), produzione teatrale del Crest che “entra” nello stabilimento siderurgico più grande d’Europa, l’Ilva (oggi ArcelorMittal). Interprete anche per il grande e il piccolo schermo, dal 2010 è anche autore e regista. Ha all’attivo anche partecipazioni a musical. Nel 2013 scrive, dirige e interpreta “Alle corde”, la sua opera prima. Il cortometraggio gira in più di cento festival italiani e stranieri, ottenendo consensi e premi. Nel 2016 gira il suo secondo corto da regista “La fuitina”, distribuito nei più prestigiosi festival internazionali.

Presta la sua voce a numerosi personaggi del cinema straniero per la società di doppiaggio Voltumna Film. Nel 2018, assieme a Gaetano Colella, vince il Premio Solinas per la serie tv “Up&Down” prodotta da Rai Fiction. È docente di recitazione, regia e sceneggiatura in diverse accademie pugliesi.