Torna dirigere un concerto a Taranto Gianluigi Gelmetti, una delle più prestigiose “bacchette” del mondo, per inaugurare nella Capitale il Mysterium Festival 2017 per il terzo anno consecutivo.

La manifestazione, giunta alla quarta edizione, è organizzata dal Comune di Taranto e dall’Istituzione Concertistico Orchestrale “Magna Grecia” con l’alto patrocinio morale della Curia Arcivescovile di Taranto, in partenariato con il MIBACT e l’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia e in collaborazione con “Le Corti di Taras”.
Anche quest’anno il cartellone del Mysterium Festival comprende un ampio programma di eventi e manifestazioni che, dal 16 marzo al 16 aprile prossimi, presenterà una articolata offerta culturale ed artistica in grado di creare una cornice consona e opportuna agli splendidi Riti della Settimana Santa di Taranto.

Dopo il Requiem di Verdi e lo Stabat Mater di Rossini, per inaugurare il Mysterium Festival anche quest’anno Gianluigi Gelmetti si misurerà con una straordinaria composizione sacra: la “Messa di Requiem” di Gaetano Donizetti.
Dal podio il M° Gelmetti dirigerà l’Orchestra ICO “Magna Grecia”, della quale è Direttore onorario, il coro regionale ArcoPu e un eccezionale cast di voci: il soprano Katarzyna Medlarska, il mezzosoprano Cristina Melis, il tenore Davide Giusti, il baritono Francesco Verna e il basso George Andguladze.

Gianluigi Gelmetti è uno dei massimi direttori d’orchestra viventi: fin dal debutto con i Berliner Philharmoniker, la sua carriera internazionale lo ha visto sempre presente nei più importanti festival e ospite delle maggiori orchestre europee, americane, giapponesi e australiane, anche ricoprendo incarichi di prestigio; musicista colto e raffinato, il suo repertorio è particolarmente ampio comprendendo opere liriche e composizioni sinfoniche che spaziano dal classicismo fino ai compositori contemporanei.
Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana e Accademico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da 1997 Gianluigi Gelmetti è anche docente di Direzione d’Orchestra presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena.

Il compositore bergamasco Gaetano Donizetti, che in quel periodo risiedeva a Napoli, rimase fortemente impressionato dalla notizia della morte del collega Bellini, avvenuta in Francia nel settembre del 1835, tanto da arrivare a scrivere di getto il breve ”Lamento in morte di Vincenzo Bellini” per canto e pianoforte, per poi iniziare subito a comporre in sua memoria la “Messa di Requiem”, partitura però rimasta incompiuta.

La ”Messa di Requiem” fu eseguita per la prima volta nel 1870 a Bergamo, ventidue anni dopo la morte dello stesso Gaetano Donizetti: opera di grande spessore musicale caratterizzata da una profonda spiritualità e da un rigoroso legame con il testo liturgico, è una partitura nella cui esecuzione ha una importanza fondamentale il coro sul quale è stata riposta buona parte dell’espressione lirico-drammatica del compositore bergamasco.

Nella partitura, inoltre, Donizetti ha previsto una alternanza dei numeri chiusi, tra coro e solisti, una scelta che mette in risalto la notevole componente melodrammatica delle pagine solistiche di questo capolavoro, nella cui scrittura Donizetti si ispirò chiaramente al teatro d’opera.