Pubblicità

Festa di San Ciro 2018 a Grottaglie: il solenne Novenario da lunedì 22 gennaio

Procedono i preparativi per la festa di San Ciro 2018 a Grottaglie. Da lunedì 22 gennaio avrà inizio il solenne Novenario. 

La novena è un’attività di devozione cristiana che consiste principalmente nel recitare preghiere o partecipare a Sante Messe ripetute per nove giorni consecutivi. Il suo nome proviene dal latino medievale novenus (nono). È destinata alla preparazione a una ricorrenza solenne o anche solo per richiedere particolari grazie. La pratica trae ispirazione dagli Atti degli Apostoli (1,14), dove viene descritto come la Madonna e gli Apostoli pregarono in modo assiduo e concorde nei nove giorni compresi tra l’Ascensione di Gesù Cristo e la discesa in terra dello Spirito Santo durante la Pentecoste.

L’inizio del Solenne Novenario, predicato da Fra Giacomo Faustini O.F.M. Capp. è fissato per il 22 gennaio. Durante il Novenario, presso la Chiesa Madre, saranno celebrate Sante Messe alle ore 7:00 – 9:00 – 18:00.

Festa di San Ciro 2018 a Grottaglie: da lunedì 22 gennaio Santa Messa alle ore 7:00

Procedono spediti i preparativi per la festa di San Ciro 2018 a Grottaglie. Il Comitato dei festeggiamenti ha predisposto gli allestimenti a festa nella Colleggiata.

Domenica 21 c’è stata la prima processione, con la traslazione della statua del Santo Alessandrino dai Paolotti alla Chiesa Madre, come da tradizione la domenica precedente il primo giorno della novena. A partire da lunedì 22 gennaio fino a sabato 3 febbraio, nella Chiesa Madre si celebrerà la Santa Messa alle ore 7:00; restano invariati gli orari domenicali ore 7:30 – 9:30 – 11:00 – 18:00.

 

Facies Passionis: le statue più belle della Settimana Santa pugliese in mostra a Taranto dall’1 al 4 febbraio

Nella mostra “Facies Passionis” che verrà inaugurata il 1 febbraio prossimo nella chiesa del Carmine di Taranto ci sono molte motivazioni. Anzitutto, la riaffermazione della pietà popolare come pratica devozionale delle nostre comunità.

Le processioni, le statue, i simboli, non solo come manifestazione pubblica di fede, ma come testimonianza di una storia, di un vissuto, di una cultura che ancora oggi, a distanza di tanti anni, sono in grado di parlare al cuore e all’anima di tante persone e probabilmente anche in grado di suscitare emozioni e senso di appartenenza anche a chi non è cattolico praticante. Rispetto a tanti momenti sacri, così diffusi nelle nostre città e nei nostri paesi, la Settimana Santa, per l’atmosfera che la caratterizza, per la partecipazione che raccoglie, per la continuità generazionale che la contraddistingue, è, possiamo dirlo, l’evento principe. Quello che più catalizza attenzione e interesse. Non a caso, quindi, “Facies Passionis” ha puntato in questa direzione con un obiettivo molto chiaro: portare a Taranto, al Carmine, alcune delle statue più belle della Settimana Santa pugliese. E sì, perchè noi, concentrati sui Riti tarantini del Giovedì e Venerdì Santo, spesso dimentichiamo, oppure non conosciamo, che ci sono altri Riti, altri momenti, altri avvenimenti, il cui fulcro è appunto rappresentato dalla Passione di Nostro Signore. E allora portare a Taranto alcune di queste statue, significa offrire ai visitatori un racconto, certo non esaustivo ma comunque importante, di cosa è la Settimana Santa nella nostra Puglia.

Far “toccare” con gli sguardi le sacre immagini. Dare al racconto della Fede una dimensione di coralità ed una visione più articolata e complessiva. Provare a costruire un percorso che attraversa storie diverse sì, ma anche comunità e tradizioni diverse. Mostrare come in una serie di centri si vive la Settimana Santa. È chiaro, per motivi di allestimento, che non potevamo portare le intere processioni e così abbiamo focalizzato l’attenzione su quelle statue che abbiamo ritenuto più rappresentative. Più indicative della pratica devozionale della comunità prescelta. Ringraziamo quanti – priori, amministratori delle confraternite, loro rappresentanti, vescovi e sacerdoti – hanno accettato l’invito del Carmine per questa prima edizione di “Facies Passionis”. Grazie per l’aver creduto in un progetto che intende dare, in una prospettiva di continuità, ulteriore valenza culturale e artistica a momenti religiosi così sentiti da tutti noi. Siamo convinti che le confraternite qui invitate siano attente custodi di quanto è nelle loro mani. E proteggono e valorizzano l’importante patrimonio loro affidato. Apprezziamo molto questo sforzo, come esprimono la vita confraternale nei rispettivi territori, come l’arricchiscono di contenuti e di sensibilità e il fatto che abbiano condiviso il desiderio di allestire la mostra dandoci un prezioso sostegno, senza il quale l’iniziativa non sarebbe stata possibile. Il nuovo cammino che parte con la mostra, rafforza i vincoli di unità tra le confraternite e l’appartenenza ad uno stesso servizio: comunicare la fede attraverso la ritualità. L’esposizione che vedrete è certo una testimonianza di fede che viene resa attraverso le processioni della Settimana Santa. È certo l’espressione di un qualcosa di profondo che esprimono le comunità interessate ma è anche un elogio e un riconoscimento alla capacità artistica e realizzativa di scultori e cartapestai che, tanti anni fa, hanno dato forma e immagine ai volti del Cristo, alla sua sofferenza sul Calvario, e all’infinito dolore di sua Madre, Maria. Se quei simboli, quelle statue, ancora oggi commuovono, parlano a tutti noi, ci raccontano attraverso i lineamenti dei volti, quanto lancinante sia stata la crocifissione di Nostro Signore, lo dobbiamo a chi, con maestria innegabile, ha saputo interpretare con efficacia i momenti del sacrificio di Gesù. Perchè allora a Taranto “Facies Passionis”? È indubbio che Taranto ha un ruolo di primo piano se si parla di Settimana Santa. E l’Arciconfraternita del Carmine ha secoli di storia che parlano. Si ricorderà, a tal proposito, che nel 2015 abbiamo ricordato, col ritorno dopo quasi 50 anni della processione dei Misteri nella Città vecchia di Taranto, i 250 anni della donazione delle statue di Gesù Morto e dell’Addolorata dalla nobile famiglia Calò al Carmine stesso. Questo ci inorgoglisce, ma ci carica anche di una responsabilità importante: saper preservare un patrimonio di fede ma saperlo anche trasmettere nei suoi valori forti. Fare in modo che ci sia continuità, che sempre più persone si avvicinino a questo patrimonio, lo apprezzino, lo rispettino, e valorizzare non le esteriorità ma i suoi contenuti profondi. Questo percorso, partendo dalla mostra, vogliamo condividerlo e farne priorità unitaria. Pensiamo che i valori della fede non debbano vivere in una specie di custodia, al riparo, ma vadano esternati. Esternarli non significa contaminarli con qualcosa che non appartiene a loro. Non significa snaturarli rispetto al loro tracciato. Significa invece proporre quei valori, quei significati, quelle testimonianze, in modi e forme nuove. Da tempo l’Arciconfraternita del Carmine ha scelto nel termine “Innovazione nella tradizione” il riferimento del suo agire. Non c’è contraddizione in questo. Non è un tentativo di conciliare cose antitetiche. È invece visione di futuro e sforzo di aprire ulteriori orizzonti ai nostri Riti. Ecco, allora, che in questo solco progettuale si inserisce “Facies Passionis”. Con l’ambizione di raccontare, sia pure per alcuni giorni, quel grande evento di fede che è la Settimana Santa e di farlo attraverso le confraternite di Puglia, le loro statue, i loro vissuti, i loro protagonisti. Un viaggio in un pezzo di storia della nostra regione con l’obiettivo di evidenziarla nei suoi aspetti e momenti salienti. Partiamo con la prima edizione e l’avvio di un’iniziativa è anche una sfida: ci si mette alla prova e si misura nel reale il proprio progetto. A tutto questo ci accostiamo con fiducia e con speranza. Fiducia circa la possibilità di essere riusciti a cogliere nel segno allestendo una mostra completamente nuova per Taranto ma anche per la Puglia; speranza circa la riuscita e la partecipazione che questa mostra avrà. Se, come ci auguriamo, il riscontro sarà positivo, vorremmo andare oltre: fare di “Facies Passionis” non solo il racconto della Puglia del Giovedì e Venerdì Santo, ma anche di altre comunità a noi vicine. Proprio in quell’ottica di condivisione. E in un grande ideale abbraccio che unisce Taranto ad altri territori. Le dieci statue presenti alla mostra Facies Passionis 1-Gesù Cristo nell’orto del Getsemani. Proprietà chiesa di San Bernardino. Ubicazione Museo diocesano di Molfetta (Bari), Diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi. Anno di realizzazione 1890-1924, artista Giuseppe Manzo. La statua, fatta di cartapesta modellata e dipinta, ha uno stemma reale di Casa Savoia sulla base ed una targa, a sinistra sempre sulla base, con l’iscrizione: Reale Laboratorio statuario Giuseppe Manzo Lecce. 2-Gesù flagellato alla colonna. Proprietà arciconfraternita Maria Santissima del Rosario di San Severo (Foggia). Ubicazione chiesa della Santissima Trinità o dei Celestini di San Severo. La statua è in legno, l’ha realizzata l’artista Gregorio Palmieri nel 1790 ed è stata restaurata nel 1996. Esce nella processione del mattino del Venerdì Santo. Cinquanta i portatori, denominati i “pappalusci” (gli incappucciati) 3-Gesù incoronato di spine detto “Cristudde”. La statua è della venerabile confraternita del Carmine di Mottola (Taranto) che appartiene alla diocesi di Castellaneta (Taranto). Fatta in cartapesta, realizzata nel 1860 dall’artista leccese Antonio Maccagnani, la statua è stata sottoposta a restauro nel 1984. Esce con la processione dei Misteri la mattina presto del Sabato Santo ed è il terzo gruppo statuario di undici. Si regge sulla spalla di quattro portatori denominati “sdanghieri” 4-Ecce Homo. È la statua dell’arciconfraternita del Carmine di Taranto, che ha sede presso l’omonima chiesa. Arcidiocesi di Taranto. Realizzata in cartapesta dall’artista Giuseppe Manzo di Lecce nel 1901 e restaurata nel 1978. Fa parte della processione dei Misteri del Venerdì Santo. Otto portatori a spalla, tutti confratelli: quattro in abito di rito e altrettanti in abito nero 5-Cristo portacroce. Appartiene alla confraternita di San Leonardo Abate e San Sebastiano Martire di Manduria (Taranto), diocesi di Oria (Brindisi). La statua è attribuita allo scultore Manzo. Realizzata a fine ‘800 e restaurata nel 2013. Esce con la processione dei Misteri del Venerdì Santo, portatori quattro confratelli 6-Calvario. Il simulacro è composto da croce, raggiera, Gesù crocifisso, Maria Maddalena, due angeli e base. Realizzato nel diciottesimo secolo e restaurato l’anno scorso, il simulacro è opera dell’artista Vito Brudaglio di Andria (Bari) ed appartiene alla pia associazione “Misteri della Vallisa” di Bari. La statua si trova nella chiesa di San Gaetano in Bari. Esce con la processione del Venerdì Santo che si svolge ad anni alterni: pari. I portatori sono 16 ed appartengono alla pia associazione “Misteri della Vallisa” di Bari. 7-Maria Santissima della Pietà. La statua si trova nella chiesa del Purgatorio di Molfetta (Bari) ed appartiene all’arciconfraternita della Morte del Sacco Nero di Molfetta. La statua è in cartapesta eccetto il volto della Pietà che è in legno. E solo il volto della Pietà si deve all’artista Giulio Cozzoli. Anno di realizzazione il 1908, restauro nel 2008. Esce con la processione del Sabato Santo e i portatori sono quattro, appartenenti all’arciconfraternita della Morte del Sacco Nero di Molfetta, diocesi Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi. 8-La Deposizione. È una statua in cartapesta realizzata nel 1947 dall’artista leccese Salvatore Sacquegna. È di proprietà della famiglia Martucci-Falagario, ubicazione il castello baronale Martucci, diocesi di Bari-Bitonto. Sorretta da sei portatori – amici e parenti della famiglia proprietaria del simulacro – esce con la processione dei Misteri del Venerdì Santo 9-Cristo Morto. La statua è in cartapesta, è stata realizzata tra il 1883 e il 1913 e si deve all’artista Achille De Lucrezi di Lecce. È di proprietà dell’arciconfraternita Santa Maria del Suffragio ubicata nella chiesa del Purgatorio di Bitonto, diocesi di Bari-Bitonto. Il simulacro, restaurato nel 2008, esce con la processione vespertina del Venerdì Santo: fedeli devoti, detti “statueri”, la portano a spalla e sono costituiti in due squadre da quattro componenti ciascuna 10-Vergine Addolorata. È una scultura lignea realizzata nel 1850 circa. L’autore è ignoto: scultore napoletano. Appartiene alla confraternita Maria Santissima Addolorata ed è collocata sull’altare maggiore della chiesa del Carmine di Noci (Bari) che appartiene alla diocesi di Conversano-Monopoli. La struttura della statua (manichino) è in legno. L’abito indossato dalla Madonna è in seta con ricamo in filo d’oro. Il simulacro viene esposto durante la Quaresima mentre la festa esterna, con relativa processione, si tiene la terza domenica di settembre.

Presentazione ufficiale Baux Mediterraneo Taranto, serie C pallanuoto. Il 23 gennaio a Taranto

Martedì 23 gennaio 2018 nel Salone degli Specchi di Palazzo di Città, a partire dalle ore 16 si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della Baux Mediterraneo Taranto,

compagine di pallanuoto che parteciperà al prossimo campionato nazionale di serie C. Presenzieranno i vertici, la dirigenza, i tecnici e gli atleti della Mediterraneo Sport. Nel corso dell’evento è previsto il saluto del Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci.

SARA’ GRADITA LA PRESENZA DI GIORNALISTI E CAMERAMEN PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI GIORNALISTICI SULL’EVENTO.

San Ciro 2018 a Grottaglie”: la grande festa in diretta sul web

Siamo a Grottaglie. Fine gennaio. Il freddo punge la pelle del viso dei maestri della Foc’ra. In strada le prime luminarie. Nel cuore i primi brividi. Un evento atteso un anno. Un’emozione pronta da vivere. E’ la grande festa in onore di San Ciro.

Gir&Grafica racconta, anche per quest’anno, la Festa Grande che si tiene a Grottaglie, piccolo borgo della provincia di Taranto, nel cuore della Puglia. Si conferma la partership con il Comitato dei festeggiamenti: anche per quest’anno il blog Gir è Media Partner“Documentare, diffondere e conservare. Attraverso queste tre azioni cerchiamo di fare la nostra parte nel custodire antiche tradizioni che i nostri avi ci hanno gelosamente donato. Memorie che resistono all’erosione di una società che ci vede sempre più proiettati al futuro, senza considerare il passato”, commenta Felice Bonfrate art director di Gir&Grafica, “San Ciro è una pagina significativa di vita religiosa, sociale, economica e culturale della nostra città”.

Il brand “lafocra.it nasce dalla esperienza maturata in oltre quindici anni nel divulgare in tutto il mondo attraverso la piattaforma e i media di internet la grande festa patronale che si tiene a Grottaglie. Un progetto editoriale che permette ai tanti grottagliesi sparsi in giro per il mondo per motivi di studio o lavoro di riannodare i legami con la terra natia. Un’idea resa concreta grazie alle altrettante testimonianze dei cittadini residenti che ogni anno “scoprono” attraverso Gir un aneddoto curioso, un particolare poco conosciuto, una storia, un volto o un luogo caro alla propria memoria.

Lafocra.it  pubblica in presa diretta, live, l’intero evento con tutti i suoi protagonisti: dall’accensione della Pira della vigilia alla processione dei fedeli scalzi del 31 Gennaio passando per la costruzione della foc’ra, la prima processione e l’ultima, il cosiddetto “ritorno”“La foc’ra”  è la declamazione in dialetto grottagliese del grande falò fatto di tralci di vite, rami d’olivo e legna accatastata con dovizia e maestria a formare una grande capanna con tanto di ingresso e comignolo per il fumo, che brucia in onore del santo di Alessandria d’Egitto patrono della città delle ceramiche.

Di prestigioso interesse la sezione dedicata alla processione alla scasata del 31 gennaio curata dal Prof. Rosario Quaranta, studioso della storia grottagliese. E poi, nei giorni della festa, tutto il calendario sempre aggiornato. Con un occhio attento ai ricordi di chi ha vissuto la festa negli anni del dopoguerra, il punto di vista di storici, intellettuali, artisti, politici e cittadini, le opere d’arte dedicate a San Ciro, le raccolte museali con reperti ed ex-voto e tanto altro ancora, con servizi esclusivi ed immagini particolari, dense di devozione e fede. Insomma una festa che non è solo religiosa o civile ma che abbraccia aspetti storici, culturali e sociali.

Un ringraziamento speciale al Comitato dei festeggiamenti, alle Confraternite e ai Padri Spirituali che ogni anno ci sono vicini in questo grande progetto editoriale. Con estrema gioia vi presentiamo l’edizione 2018: “una diretta” necessaria ai cittadini per continuare a preservare, con immutato trasporto, la devozione per il Santo Patrono; un reportage indispensabile per i grottagliesi fuori città; una grande documentazione informativa per i turisti interessati ai riti e alle tradizioni spirituali di una piccola cittadina del Sud Italia. Buona Festa a tutti… Evviva San Ciro”.

Settimana della Memoria, mostra e incursioni teatrali sul tema della Shoa. Fino al 27 gennaio a Lecce

Dal 21 al 27 gennaio (ingresso gratuito) in ricordo dell’Olocausto e per contribuire alla sensibilizzazione delle nuove generazioni affinchè non avvengano mai più tali orrori, l’A.i.s.a.f. (Associazione Italiana Salentina Amici delle Ferrovie), nell’ambito delle varie iniziative promosse dal Comune di Lecce,

organizza dal 21 al 27 gennaio 2018 alcune attività sul tema della Shoa presso il Museo Ferroviario della Puglia. La settimana si aprirà domenica 21 gennaio, alle ore 18.00, con la presentazione del reportage fotografico di Massimiliano Spedicato, effettuato a Auschwiz-Birkenau, intitolato “La Follia Umana”, che potrà essere visitata sino al 27 gennaio, nei giorni di apertura del Museo Ferroviario. Per l’occasione, alcuni carri merci presenti nel Museo, ospiteranno proiezioni e ricostruzioni della fabbrica dello sterminio. Tutta la serata del 21 gennaio, verrà animata dalle incursioni teatrali a tema curate dalla compagnia Improvvisart. Sabato 27 gennaio, a chiusura della settimana della memoria, è prevista la proiezione gratuita del film “Train de Vie”, le tragicomiche peripezie di un gruppo di ebrei rumeni che cercano di raggiungere il confine con l’URSS allestendo un finto convoglio di deportati.

 

Museo Ferroviario di Puglia, via Codacci Pisanelli, 3 – Lecce Ingresso gratuito. Info e prenotazioni: 335 639716  www.improvvisart.com

Volley Club Grottaglie: Al Campitelli arriva il Cassano per l’ultima di andata

Vincere, l’imperativo è sempre quello. Il Volley Club Grottaglie si prepara a chiudere questo girone d’andata tra le mura amiche del Palazzetto Campitelli dove, domenica 21 Gennaio 2018 alle ore 18:30, arriverà il Volley Cassano, fanalino di coda del Girone A.

Una gara da non sottovalutare per il Grottaglie che ha l’obbligo di vincere per qualificarsi nella migliore posizione possibile in vista dei quarti di finale di Coppa Puglia che si giocheranno la prossima settimana.
Una gara vera, come testimoniano anche le parole del palleggiatore del Volley Club, Francesco Monaco:” Domenica ci aspetta un’altra battaglia. Giocare in casa, stando a quello che dicono i risultati, è senza dubbio il nostro forte e conquistare i tre punti nella prossima gara significherebbe portare avanti una serie positiva che continua da un bel po’ di giornate ormai. È gratificante vedere i nostri sforzi ripagati dal nostro calorosissimo pubblico, che merita di assistere ad un’altra bella prestazione di squadra. Sono sicuro che contro il Cassano faremo bene nonostante i vari acciacchi e le varie indisponibilità, che ci accompagnano ormai dall’inizio della stagione, in quanto abbiamo un roster molto interscambiabile e con 13 giocatori sempre sul pezzo.

Fa eco alle parole del numero 24 anche il Coach del Volley Club, Giovanni Marasciulli: “Nonostante il periodo di crescita della squadra abbiamo nuovamente dovuto avere a che fare con degli stop in settimana, con l’influenza che ci ha un pochino tagliato le gambe. Non siamo al top ma dobbiamo assolutamente conquistare i tre punti. Il Cassano non ci regalerà nulla, ovviamente, ma i miei ragazzi dovranno saper mettere in campo cuore e attributi per conquistare un traguardo prestigioso come la Coppa Puglia”.

Il Volley Club attualmente occupa la quarta posizione in classifica (che gli consentirebbe di partecipare ai quarti) con tre punti di vantaggio sulle inseguitrici e con, rispettivamente, due e un punto di svantaggio dalle squadre che lo precedono: Diesse Group Lucera e Molfetta. Vincere garantirebbe la partecipazione ma uno stop delle squadre meglio posizionate potrebbe permettere al Grottaglie un accoppiamento più agevole, dato che con il quarto posto, i biancoazzurri si scontrerebbero con il temibile Casarano, capolista del Girone B.

Calcio femminile, per l’Atletic San Marzano pochi punti ma tanto entusiasmo

Football or soccer ball at the kickoff of a game - outdoors

Prima parte di stagione negativa per l’Atletic San Marzano come spiega il tecnico Fabio Buonafede tracciando un punto generale sulla situazione del suo team che, però, nonostante i risultati negativi, ha mostrato una crescita nelle ultime partite.

Beh – spiega Buonafede, i numeri parlano chiaro: al momento non si possono trarre indicazioni positive. Me lo aspettavo nonostante la squadra stia crescendo. Nel girone di ritorno, perciò, proveremo a cogliere qualcosa di positivo. Il campionato? Non mi aspettavo un livello così alto delle varie formazioni che, inoltre, si sono mostrate tutte super organizzate. E’ davvero un campionato di ferro. Dopo tante sconfitte è ovvio che il morale non è alle stelle e che quindi si verificano situazioni di nervosismo che non portano a reazioni positive. Non mi aspettavo, neanche, di subire tanti gol: nei primi tempi abbiamo fatto sempre discrete prestazioni per poi cadere pesantemente nelle riprese. Ho una squadra composta da ragazze tutte da campionato regionale che, però, hanno voglia di crescere. Il lato societario è buono: hanno organizzato ottimamente il tutto”.

LA CLASSIFICA: “Con i nuovi innesti sto cercando di aggiustare la situazione per affrontare l’anno nuovo, con uno spirito migliore cercando qualche buon risultato. Sto cercando d’inculcare la mentalità giusta. La classifica non dice bugie e mi fa venire da piangere: non la guardo. Dobbiamo restare umili e consapevoli che ci sono parecchie partite da giocare. Andiamo avanti…”.

IL MERCATO: “I due colpi effettuati sul mercato possono darmi una buona mano, anche se sono sempre giocatrici che non hanno mai fatto prima una partita in un campionato nazionale. Lacaita proviene dal Sava e può aiutarci in fase offensivo ma ha bisogno del supporto di tutta la rosa. Ho notato già dei miglioramenti a livello tecnico. Stessa cosa per Baglivi. Sono due ottime atlete ma per dare una svolta decisiva alla stagione ci vuole ben altro visto che le altre formazioni hanno tutte ragazze di categoria superiore. Non voglio trovare alibi ma è la realtà: non siamo pronti per questo tipo di campionato”.

IL PORTO SAN GIORGIO: “Si tratta di una formazione organizzata che cerca il salto di categoria viste le giocatrici importanti che ha in rosa. All’andata eravamo nel pieno dell’entusiasmo ma perdemmo 4-2. Vediamo se domenica, con i nuovi innesti, riusciremo a fare il primo risultato positivo in questo campionato. Sono fiducioso e cercheremo di metterle in difficoltà”.

Arriva a Taranto il Grafite Kids, la prima scuola di disegno e fumetto per under13

Dopo la prima positiva esperienza a Bari, e sulla scia dell’entusiasmo manifestato dalle famiglie e dai corsisti, arriva anche a Taranto Grafite Kids, la prima scuola di disegno e fumetto rivolto agli under13.

La scuola di grafica e fumetto “Grafite”, forte dell’esperienza maturata nei suoi 5 anni di attività e dell’altissima professionalità del corpo docente, ha deciso così di creare corsi su misura per i ragazzi delle scuole elementari e medie. Le lezioni si svolgeranno ogni martedì per un mese a partire dal 20 febbraio, nella sede di Grafite presso la Scuola Europa XVI Circolo didattico in via Pio XII 3, e saranno tenute da Giuseppe Latanza fumettista professionista per le case editrici “Edizioni Inkiostro” e “Cronche di Topolinia” e Gian Marco De Francisco Fumettista per la “BeccoGiallo Edizioni” nonché Coordinatore regionale della scuola Regionale, affiancati da tutor del corpo allievi della scuola Grafite. Nelle settimane prima della partenza del corso sono previsti alcuni Open Day, segnalati sui social e media della scuola, dove genitori e figli potranno sperimentare dal vivo le tecniche e conoscere alcune nozioni del percorso didattico.

Cos’è Grafite Kids.
Bambini e adolescenti, potranno apprendere metodi, stili e tecniche del racconto per immagini lavorando fianco a fianco con i grandi maestri dei Comics e dei Manga. A loro disposizione ci saranno cartoonist, fumettisti e illustratori professionisti. Dallo studio artistico della figura alla storia dei supereroi, dal disegno degli animali alla composizione di storie complete, quello pensato da Grafite è un percorso divertente e oculato alla scoperta di un mezzo di comunicazione-chiave dell’epoca contemporanea, crocevia di culture, linguaggi, tradizioni all’insegna della continuità tra antiche arti e nuovi media. Personaggi americani o orientali, eroi, robot giganti e creature fantastiche faranno da spunto per innescare la carica creativa degli artisti in erba. Grafite Kids è partito a Bari come progetto nel mese di Luglio 2017 e ha ricevuto feedback positivi in quanto ad iscrizioni. Oggi la scuola Grafite, forte di questo risultato raggiunto, ha deciso di traghettare il corso anche a Taranto con un progetto pilota che partirà a Febbraio 2018 ogni martedì per 4 lezioni al mese, dalle 16,00 alle 18,00.

La scuola “Grafite”.
“Grafite” la Scuola Pugliese di Grafica e Fumetto” è la prima e unica scuola triennale in Puglia pensata per disegnatori e creativi di tutte le età. E’, a tutti gli effetti, un polo di respiro regionale per quanto concerne la formazione nel fumetto e nell’illustrazione tradizionale e digitale. La Scuola ha tra i suoi insegnanti un pool di professionisti delle più importanti case editrici seriali e autoriali. L’offerta didattica di Grafite permette ai propri allievi, un elevato grado di specializzazione nelle arti visive, il fumetto, la grafica 2D/3D con annesso mondo dell’animazione, coniugando le arti tradizionali con le più recenti tecniche digitali.

Per qualsiasi informazione è possibile visionare il sito www.grafitefumetto.it o la pagina facebook.com/Grafite.Grafica.e.Fumetto o chiamare il numero verde gratuito 800.19.27.72 o mobile 345.3274196.

Calcio, l’Ars et Labor Grottaglie domenica affronta la Virtus Locorotondo

Football or soccer ball at the kickoff of a game - outdoors

L’Ars et Labor Grottaglie dopo la vittoriosa trasferta di Coppa a Crispiano, domenica affronterà la Virtus Locorotondo nella prima giornata del girone di ritorno.

Gara di altri tempi che ricorda campionati di categorie superiori, tempi passati, belli da ricordare ma che non devono assillare le nostre menti, si vive il presente e oggi il presente dice prima di ritorno del Campionato di Prima Categoria. Trasferta insidiosa quella del comunale di via Olimpia, i baresi mano mano si stanno disincagliando dalle zone basse della classifica e nella sessione invernale di mercato si sono rinforzati: Calicchio, Palazzo e D’Alessio centrocampisti, Crupi, Soleti e Lagazel attaccanti. Questi i nuovi nomi dei rossoblu che hanno dato un volto diverso alla squadra.

Il Locorotondo in casa ha vinto 3 volte, ha pareggiato 1 volta e perso 3, ha subito 15 reti e ne ha segnate 12. Statistica non eccellente alla quale si contrappone quella di un Grottaglie in salute che in trasferta ha vinto 5 gare e ne ha perse 2, segnando 17 reti e subendone 9. L’apparenza può ingannare e seppure i numeri nel calcio spiegano tutto non significa che se sono a favore hai vinto. La partita si vince sul campo, imponendo il proprio gioco e mostrandosi superiori per tecnica, tattica e carattere, questa è la conferma dei numeri. Il Locorotondo arriva alla scontro di domenica con una serie di risultati altalenanti dove spicca la vittoria in trasferta contro il Crispiano, diretta concorrente, ma anche la sconfitta esterna di Savelletri, un’altra diretta concorrente. Per il Grottaglie il vento soffia da poppa, le vele sono gonfie e lo scafo solca armonioso le onde del mare, domenica contro il Locorotondo è come la prima gara di andata, inizia un nuovo campionato e chi ben comincia è a metà dell’opera. Nessuno squalificato per entrambe le compagini, rbitrerà il sig. Nicolò Mongelli della sezione di Molfetta.

Le parole di mister Marinelli sulla gara di domenica: “Andremo ad affrontare una squadra dal blasone importante che contro di noi vorrà fare una partita importante. Loro si sono rinforzati durante il mercato e quindi hanno linfa fresca, maggiori motivazioni e l’obiettivo di allontanarsi al più presto dalla zona minata. Noi dobbiamo giocare come sappiamo, siamo in un buon momento e dobbiamo sfruttarlo a pieno, prima di pensare a ciò che possono fare gli altri noi dobbiamo fare bene il nostro. Andremo a Locorotondo per fare risultato a mantenerci nella scia della prima in classifica, non credo ci siano alternative, chi insegue è condannato a vincere.”