
La cozza tarantina torna in sagra. La coltivazione delle cozze a Taranto vanta una storia antichissima, con le prime testimonianze che risalgono addirittura al X secolo. La nascita della mitilicoltura come attività organizzata viene fatta risalire al XV secolo. Nel corso dei secoli si è sviluppata sempre di più, diventando una delle attività economiche più importanti e caratteristiche di Taranto, la città dei due mari, tanto da renderla famosa in tutto il mondo per la qualità delle sue cozze.
Sabato 17 e domenica 18 maggio, dalle ore 18:00 alle 24:00, a Taranto Vecchia e Porta Napoli si svolgerà Vicoli di Mare, Sagra della Cozza Tarantina. Degustazioni, workshop, visite guidate ed intrattenimento renderanno indimenticabile un intero weekend. Si ringraziano sin da ora tutte le attività aderenti all’iniziativa, le associazioni e gli operatori culturali. Presto ulteriori dettagli!
La cozza Tarantina, l’oro nero di Taranto
– Sapore unico e intenso: più marcato rispetto ad altre cozze, con un gusto sapido di mare e un retrogusto leggermente amarognolo, considerato da molti particolarmente prelibato. Alcuni distinguono anche un sapore più dolce nelle femmine durante il periodo riproduttivo.
– Polpa carnosa e tenera: carnosa, soda e tenera, con un colore che varia dal bianco-rosato al giallo-arancio a seconda del sesso e del periodo.
– Condizioni di allevamento particolarissime: Le cozze tarantine vengono allevate nel Mar Piccolo, un bacino caratterizzato da una particolare commistione di acque dolci provenienti da sorgenti sottomarine (“citri”) e acqua salata proveniente dal mar Grande. Questa unicità ambientale conferisce alle cozze caratteristiche organolettiche distintive. Le correnti, la temperatura stabile e la ricchezza di nutrienti contribuiscono alla loro qualità.
– Metodo di allevamento tradizionale: Spesso si utilizza ancora la coltivazione su pali di legno (oggi affiancato da tecniche più moderne), che prevede anche una fase di “sciolinatura” manuale per pulire i gusci, un processo che si dice influenzi positivamente la qualità.
– Riconoscimenti: La cozza tarantina è riconosciuta come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) della regione Puglia e alcune realtà locali hanno ottenuto il Presidio Slow Food per la “cozza nera di Taranto”, a testimonianza del suo valore culturale e gastronomico.
– Versatilità in cucina: È apprezzata sia cruda che cotta in numerosi piatti tipici della cucina tarantina e pugliese, come l’impepata di cozze, i tubettini con le cozze, il risotto ai frutti di mare, le cozze fritte, ripiene e al gratìn
L’iniziativa è realizzata con il patrocinio di Confcommercio Taranto
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