Nasce da un’idea di Damiano Nicolella, operatore turistico di Martina Franca, e dalla disponibilità del dottor Ettore Motolese, questa mostra di antiche opere a stampa di proprietà della famiglia Nicolella De Vicaris, che sarà visitabile gratuitamente il primo dicembre alle ore 10.00-12.30 e 17.00-21.00 ed il 2 dicembre alle ore 17.00-21.00 nel suggestivo androne rococò di Palazzo Motolese.

La dimora gentilizia, eretta nel 1775 come dice il cartiglio sotto lo stemma sull’ingresso “pro se et amicis / si verus amicus erit” (per sè e i suoi amici, se un vero amico ci sarà) dalla famiglia che nel Novecento ha dato qui i natali al vescovo di Taranto don Guglielmo ed ai sindaci di Martina Alfonso e Alberico, ospiterà in mostra nel primo fine settimana di dicembre nel suo vasto atrio d’ingresso le carte, i libri, i manoscritti e i quadri sacri che Damiano ha ereditato direttamente dai suoi antenati. Il giovane location manager di RaiStoria e redattore del gruppo di ricerca storica “Umanesimo della Pietra” nonché musicista folk dal 1985 proviene da un’antichissima casata napoletana, i De Vicaris, il cui capostipite è Guido da Venosa barone della corte di re Ruggero II d’Altavilla, nel 1134 signore di Casamassima e fondatore del castello normanno di Sannicandro di Bari. Nel corso dei quasi 900 anni della loro storia i De Vicaris sono stati in prevalenza uomini di chiesa e fedeli servitori di tutti i re di Napoli, che concessero ad essi svariati feudi nel Cilento; fra i membri, parentele e amici illustri di questa prosapia figurano l’imperatore bizantino Giustiniano (VI secolo), papa Innocenzo IV (1243), san Tommaso d’Aquino, il re aragonese Alfonso V, il poeta Torquato Tasso, padre Paolo Nicolello gesuita che nel 1641 a Lecce trascrisse per il Kircher il celebre brano “Antidotum Tarantulae”, San Camillo De Lellis, i conti Sgobba di Castellana Grotte e…. Beppe Grillo e l’Orchestra “Notte della Taranta”. Queste e altre appassionanti vicende di intrighi di corte e santi barocchi, tarantati che danzano e condottieri angioini saranno raccontate da Damiano a guisa di simpatiche storie di famiglia ai gentili visitatori di Palazzo Motolese.

All’interno della mostra non mancherà una piccola sezione di libri antichi provenienti da Napoli dedicata a re Filippo I d’Angiò (anche i sovrani angioini sono “amici di famiglia”) che strizza l’occhio al festival di fumetti storici “Manuscripta” presente in questi giorni a Palazzo Ducale. I