La migliore testimonianza del culto verso il Santo Medico, Eremita e Martire Ciro a Grottaglie, dal punto di vista storico, artistico e iconografico, la ritroviamo senza dubbio nel cosiddetto “Cappellone di San Ciro”.

Uno splendido monumento dedicato in realtà alla Vergine del Rosario, che ospita tre altari: quello più grande e più bello al centro, dedicato appunto alla Titolare; quello a sinistra dedicato a San Ciro; e quello a destra anticamente dedicato a Santa Caterina e consacrato poi al grottagliese p. Francesco de Geronimo (Grottaglie 1642 – Napoli 1716), in occasione della sua beatificazione (1806).
Il monumento presenta una notevole rilevanza architettonica e iconografica. I vari elementi si possono ricondurre in un preciso discorso teologico, mariologico e agiografico innestato sul “Mistero della Salvezza”, al quale dona il suo apporto essenziale la Vergine Maria attraverso i quindici Misteri del Rosario. Si può così osservare l’esaltazione di Maria, ma anche l’esaltazione di una nutrita schiera di sante e santi, di beate e beati dell’ordine Domenicano, e di altri ancora, in particolare il medico, eremita e martire Ciro d’Alessandria e il gesuita Francesco de Geronimo.

Si tratta di un “corpus” di oltre sessanta tra affreschi, tele, statue in pietra e in legno. Una cappella che potrebbe definirsi perciò un piccolo, ma significativo “Cielo Domenicano”. Un tesoro costituito da un ingente patrimonio d’arte che deve essere tutelato e valorizzato attraverso il necessario restauro in particolare delle molte tele che versano in condizioni preoccupanti. Tra queste assumono grande valore la pala centrale e le vele della cupola dovute al pennello di Paolo de Matteis (1662 -1728), rappresentante di spicco della pittura napoletana tra Sei e Settecento.

Promotore della costruzione del “cappellone” fu il ricordato padre Francesco de Geronimo che, in occasione delle due missioni popolari tenute nel paese natale nel 1707 e nel 1709, introdusse appunto la devozione verso san Ciro.
La realizzazione fu possibile grazie a don Tommaso de Geronimo (arciprete e fratello del santo) il quale ottenne grande impegno e concreta collaborazione sia da parte della confraternita del Santissimo Rosario che da parte di tutto il popolo di Grottaglie. Questi misero generosamente a disposizione manodopera, materiali e offerte per la costruzione progettata e realizzata da maestranze leccesi (in parte individuate grazie ad antichi documenti) nel giro di pochi anni (1709 – 1711).

Di tutto ciò si parlerà nella manifestazione organizzata dalla Chiesa Madre Collegiata Maria SS.ma Annunziata e dal “Rotary Club” di Grottaglie.
Dopo i saluti dell’arciprete D. Eligio Grimaldi, del nuovo Presidente del “Rotary Club” di Grottaglie Albino Maggi e del “Past President” Mauro Roussier Fusco, terrà la relazione il socio ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia Rosario Quaranta, autore di una recente monografia della Chiesa Madre grottagliese.
Nel corso della manifestazione, il Soprano Angela Kiss, accompagnata all’organo dal Maestro Cosimo Annicchiarico eseguirà: Alleluia di G. F. Händel (HWV 274 ) e Ave Maria di Bach-Gounod.
Per l’occasione verrà inaugurato il grande schermo che il “Rotary Club” ha donato alla Collegiata come sussidio per le varie attività pastorali, religiose e culturali della parrocchia.

Appuntamento, quindi, per Domenica 22 luglio 2018, alle ore 20.00, nella Chiesa Madre Collegiata Maria SS.ma Annunziata, sita in Piazza Regina Margherita a Grottaglie.