foto: FAI

Sabato 12 e domenica 13 ottobre tornano le Giornate FAI d’Autunno: segui i giovani volontari del FAI alla scoperta di centinaia di luoghi straordinari.

Approfitta delle Giornate FAI d’Autunno per visitare i Beni del FAI con visite a contributo libero. Scoprili nel weekend dedicato alla bellezza del nostro Paese, ma ricorda i Beni del FAI sono aperti tutto l’anno e ti aspettano con un ricco calendario di eventi. A Taranto è possibile visitare Dimore nobiliari e ipogei in Città Vecchia. L’itinerario propone un approfondimento sulla vita nobiliare a cavallo tra Settecento e Ottocento attraverso la visita del piano nobile del cosiddetto Palazzo Stola nella Città Vecchia di Taranto. Il percorso è arricchito anche da due particolarissimi ipogei con funzioni diverse che attestano l’importanza che questi ambienti rivestivano nei secoli passati.

Piano nobile di Palazzo Stola

ORARIO: Sabato: 09:30 – 13:00 / 15:00 – 17:00 – Domenica: 09:30 – 13:00 / 15:00 – 17:00. Note: Le visite proseguiranno finchè la luce naturale lo permetterà. Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell’orario di chiusura indicato. Contributo suggerito a partire da: € 3,00. La bellissima ed elegante mole di palazzo Stola, il primo edificio su via Paisiello, apre la quinta scenografica di quella via che nel Settecento e nell’Ottocento fu scandita dalle dimore delle famiglie nobili tarantine. Acquistato recentemente da Carlo Parrini, il piano nobile contiene alcuni reperti di valore storico inestimabile come, forse, una delle porte che ornavano la famosa villa Santa Lucia del Capecelatro. Due autentici e inediti tesori d’arte ornano le volte dei due saloni posti uno di fronte l’altro. In uno, un dipinto su tela, è impressa la firma del suo autore: Domenico Carella e la data di esecuzione 1770. Siamo negli anni che caratterizzarono la presenza a Taranto del famoso artista francavillese anche in altri palazzi nobiliari come palazzo Pantaleo e palazzo Fornaro. Il soggetto iconografico, poco diffuso, è tratto dal Vecchio Testamento e rappresenta “Giuseppe e la moglie di Putifarre”; l’altro dipinto invece ha come soggetto “Il Giudizio di Paride”.

Ipogeo di Palazzo Stola

ORARIO Sabato: 09:30 – 13:00 / 15:00 – 17:00 – Domenica: 09:30 – 13:00 / 15:00 – 17:00. Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell’orario di chiusura indicato. Contributo suggerito a partire da: € 3,00. Il palazzo è situato all’inizio di via Paisiello dopo largo Latagliata in quella che un tempo era denominata via delle Fogge per via dei numerosi ambienti produttivi che la caratterizzavano. Il lungo descenso agli imponenti ambienti ipogei è formato da un pavimento i cui materiali datano l’edificio al periodo quattro-cinquecentesco. Al termine del descenso, sulla sinistra, si aprono gli ambienti probabilmente utilizzati dai contadini addetti alle operazioni di molitura delle olive, sulla destra alcuni scalini introducono a un imponente vano sulle cui pareti di fondo si distinguono le strutture di un grande frantoio. Dall’impianto si dipartiva un condotto che arrivava fino all’affaccio a mare e che probabilmente serviva per far defluire il liquido nei recipienti a bordo dei barconi, distinguibile è anche una mangiatoia per animali. Di fianco a questo vano se ne apre un altro altrettanto imponente adibito a deposito, scavato nella roccia e che affaccia sul mare.

Ipogeo di Palazzo Spartera

ORARIO Sabato: 09:30 – 13:00 / 15:00 – 17:00 – Domenica: 09:30 – 13:00 / 15:00 – 17:00. Note: Le visite proseguiranno finchè la luce naturale lo permetterà. Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell’orario di chiusura indicato. Contributo suggerito a partire da: € 3,00. Quello di Palazzo Spartera è tra i più imponenti ipogei con i suoi 1200 mq. che si scende a più livelli fino al mare; nasce come un’antichissima chiesa che fonti storiche avevano individuato nei resti della famosa Santa Maria del Porto. Nel grande ambiente ipogeo sono presenti resti di altari e colonne lignee; nel 1600 fu adibito a Convento dei frati Olivetani a cui vanno attribuiti un grande camino e un’imponente fornace, ma i resti più significativi sono rappresentati dall’imponente struttura di sedili a colatoio, il cosiddetto putridarium, dove i frati una volta deceduti venivano posti ad essiccare prima che i resti fossero conservati in ossari. Agli inizi del 1800, a seguito di espropri, l’area fu acquistata dalla famiglia ligure Cordiglia, commercianti di olio che trasformarono le antiche strutture in grandi magazzini di stoccaggio. Sopra gli ambienti ipogei i Cordiglia edificarono il bellissimo palazzo Spartera.

VISITE A CURA DI: Apprendisti Ciceroni – APERTURE A CURA DI Gruppo FAI Giovani di Taranto