Dopo le tre rappresentazioni al Teatro delle Muse di Roma, arriva a Grottaglie la tournée della compagnia teatrale “Teatrando” che sta portando in scena la commedia “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello,

A Grottaglie la rappresentazione de “Il Berretto a Sonagli” della compagnia Teatrando si terrà, con inizio alle ore 21.00, sabato 24 novembre presso il Teatro “Monticello”, in via Karl Marx n. 1; info e biglietti 346.5114315.

La regia e la direzione artistica sono affidate a Paolo Marchese, che vestirà anche i panni del protagonista, lo scrivano Ciampa, mentre i costumi sono di Anna Manigrasso e l’organizzazione di Patrizia Giannotte.

Con lui sul palco ci saranno Raffaella Caso (Beatrice), Mario Salinas (suo fratello il signorino Fifì), Daniela Ettorre (Donna Assunta madre di Beatrice), Anna Manigrasso (la serva Fana vecchia balia di Beatrice), Mario Brittannico (il Delegato Spanò), Daniela Ettorre (la Saracena), e Caterina Petrarulo (Nina, la giovane e bellissima moglie di Ciampa).

Paolo Marchese alterna da trenta anni l’attività di attore a quella di doppiatore nella quale ha “dato voce e anima” a decine di importanti attori, come John Travolta, Forest Whitaker e Richard Dreyfuss, nonché a personaggi di centinaia di film di animazione, anche della Walt Disney-Pixar come “Ratatouille”, e di serie come i Simpson.

«Ciampa – ha detto Paolo Marchese – incarna perfettamente molti caratteri fondamentali dell’eroe pirandelliano: schiacciato da una condizione di vita umile, consapevole di essere in una condizione di evidente inferiorità sociale, è lacerato tra l’amore per la moglie e il senso dell’onore, tra il sapere e il dissimulare, tra l’essere e il fingere».

L’esilarante “Il berretto a Sonagli” di Luigi Pirandello presenta l’eterno dissidio tra l’essere e l’apparire nella moderna società, una delle principali tematiche pirandelliane.

Ad oltre 100 anni dalla prima rappresentazione, questa commedia è ancora particolarmente attuale nell’epoca dei social, dove va in scena una vita apparente che, , tra “like” e “follower”,  spesso  conta più della vera essenza di una esistenza.

Ambientata nel Novecento in Sicilia, ne “Il berretto a sonagli” il protagonista Ciampa è disposto a tutto pur di salvare la faccia, perché nella sua società è fondamentale l’importanza del giudizio altrui: è persino disposto ad accettare il tradimento della moglie con il suo datore di lavoro, pur di uniformarsi al sistema sociale.

E per “salvare le apparenze”, anche se tutti conoscono l’accaduto, Ciampa astutamente costringe Beatrice, la moglie del suo padrone che l’ha fatto “becco”, a dichiararsi folle: l’unica che, per orgoglio, vorrebbe urlare la verità a tutto il paese, verrà considerata da tutti pazza, salvando così l’onore del cornuto…

D’altronde come Ciampa dice a Beatrice per convincerla: ” Basta che Lei si metta a gridare in faccia a tutti la verità. Nessuno ci crede, e tutti la prendono per pazza!”