Fervono i preparativi per l’edizione 2018 della grande festa di San Ciro a Grottaglie. I solenni festeggiamenti, come da tradizione, dureranno circa quindici giorni. Tutte le info e il programma su lafocra.it Si parte il 21 gennaio alle ore 17:00 con la prima processione. Il Simulacro di San Ciro lascia il Convento dei Paolotti traslando verso la Collegiata.

Il 30 l’accensione della Foc’ra nei pressi della Zona 167 bis. Il 31 la processione dei devoti scalzi: alle 13.30 puntuale come un orologio svizzero il simulacro apparirà sul sagrato della Matrice. Il 4 febbraio la processione del ritorno. Le manifestazioni religiose iniziano con la traslazione della statua dai Paolotti alla chiesa madre, la domenica precedente il primo giorno della novena. Questa, che inizia il 22 gennaio, è così strutturata: prima della messa serotina si leggono le preghiere proprie del santo; dopo il vangelo il predicatore tiene l’omelia su argomenti di maggiore urgenza pastorale, collegati e riferiti anche alla figura e all’opera di S. Ciro. La sera precedente la festa si fa il falò o foc’ra. È una manifestazione molto attesa e sentita; si tratta di una catasta di legna di diverso tipo (tronchi, sarmenti, rami, tavole…), alta anche fino a 10 metri; sistemata in modo da formare un grande cono alla cui sommità viene posta una croce con su affissa l’immagine del santo. La sera, al termine della funzione religiosa, l’arciprete e i fedeli si recano, seguiti dalla banda, al luogo destinato e, dopo la benedizione rituale, si da fuoco al falò che attira moltissimi curiosi. Tradizione che, come abbiamo visto, risale all’introduzione della festa ed è collegata al martirio del santo che prima di essere decapitato subì torture col fuoco. La vigilia della festa si celebrano varie messe. Il 31 gennaio, giorno della festa, dall’alba in poi vi sono messe ad ogni ora; la messa delle 10 è riservata al pontificale dell’arcivescovo. Le messe terminano alle ore 13 per consentire mezz’ora dopo l’uscita della processione.