Venerdì 8 giugno 2018 (sipario ore 20,00), presso il teatro “Vittoria” di Torino (via Gramsci, 4), andrà in scena “I misteri di Red Maples”, tratto dal libro di Cira Intermite (edito in seconda edizione da Antonio Dellisanti Editore).

Con il patrocinio della Federazione nazionale Associazioni Scuole di Danza, Rete Danza Piemonte, Circoscrizione 1 Torino Centro Crocetta e la Fondazione Nazionale della Danza “Aterballetto”, grazie al progetto nazionale “Leggere per Ballare”, frutto di un protocollo d’intesa M.I.U.R.- F.N.A.S.D. sarà possibile scoprire il mondo il magico mondo della danza attraverso la lettura del libro di successo scritto da Cira Intermite. “Raccontami la danza… la magnificenza della natura”, un’ideazione artistica di Giulia Coliola e Arturo Canistrà, con le coreografie di Elisa Alberghini, Enrica Ferrero, Elisa Massaro e Carolina Nebbia. Regia di Arturo Canistrà. Lo spettacolo è realizzato dalle associazioni di danza “Il sogno di Giò” di Trino, Balletto di Moncalieri (diretto da Barbara Casto) e la “Compagnia della nebbia” di Carmagnola.

“I misteri di Red Maples” è una favola moderna che narra la natura e la sua magnificenza, l’armonia del vivere con gli altri e con l’ambiente circostante e che viene raccontata attraverso un percorso coreografico e musicale davvero singolare. Saremo catapultati in una atmosfera dalle vivaci tinte autunnali che ci lascerà senza fiato. In questa splendida cornice vivremo i personaggi e la loro storia attraverso i corpi in movimento. Coinvolti dal gioco delle coreografie e dalle meravigliose musiche, alla fine, avremo l’impressione di conoscere da sempre questo villaggio fantastico, di farne parte. Red Maples sembrerà reale. Tutto questo grazie allo straordinario potere della fantasia che, unitamente all’ arte della danza e della musica, è capace di risvegliare il mondo emotivo e ludico nascosto in ognuno di noi, offuscato dagli affanni quotidiani. Vivremo la dolce atmosfera familiare della famiglia Well, conosceremo il Postino Pat dal portamento allegro e simpatico, il terrore della signorina Molly, la dolce Annie e la sua profonda consapevolezza che le piante contengano il soffio divino; una consapevolezza mistica, spirituale, quasi a suggellare l’intima unione con l’Altissimo attraverso gli elementi naturali e la percezione del creato come dono di Dio, cui fa da sfondo sonoro una musica estremamente poetica. Avvertiremo anche l’umano sentire di Chloe, una dei sei ragazzi protagonisti, che si avvicina al bosco lasciandosi accarezzare dai profumi, dai sapori, dalle sensazioni tattili e visive di questo magico ambiente naturale. Tutto ciò condito dalla intraprendenza e dalle peripezie dei protagonisti che si danno un gran da fare per porre fine ad un incantesimo mal riuscito. Ed ancora saremo avvinti dalle musiche e dalle suggestive coreografie capaci di evocare paura e mistero nella rappresentazione della storia del vecchio Tom, un uomo burbero e arcigno che riuscirà ad uscire dalla sua solitudine grazie all’aiuto di tutto il villaggio. Senza dimenticare la rappresentazione ironica dello scontro tra il parroco e il sindaco di Red Maples che evoca l’eterno conflitto tra sacro e profano. Insomma vivremo storie tristi, storie allegre, storie poetiche e di amicizia raccontate soltanto attraverso le arti della danza e della musica, attività umane universali, presenti da sempre in tutte le culture come forma di espressione emotiva e sociale.

Cira Intermite è nata a Grottaglie (Taranto) e ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Firenze. Attualmente svolge la professione di avvocato.
«Ho scritto il libro per due ragioni: la prima è che ho voluto trasmettere ai miei figli e a tutti i ragazzi adolescenti il valore fondamentale del rispetto per la natura. In un territorio come quello in cui vivo circondato da “mostri” – ILVA e DISCARICHE VARIE – solo una seria sensibilizzazione del rispetto del paesaggio e della natura può aiutarci a ripristinare quell’ordine naturale molto spesso vituperato e sbeffeggiato in nome di ragioni economiche. Soventemente non si comprende che distruggendo l’ambiente, l’uomo distrugge se stesso. La seconda ragione è che ho voluto consegnare loro anche le bellissime emozioni che la natura mi regala: il profumo della terra bagnata, i meravigliosi colori dell’autunno, il senso di pace e di tranquillità che provo quando sono in un bosco. Penso che il senso del libro possa riassumersi nella frase “Magnifica la natura e la natura ti magnificherà” ciò a indicare lo stretto, indispensabile e vitale legame che deve esserci tra uomo e natura