Evento singolare a Grottaglie (Ta) dedicato alla antropologia sacra della Madre di Cristo, Maria, con una Mostra di una importante cartella di Madonne di artisti famosi con testi di Pierfranco Bruni in un Progetto dal titolo: “Una donna chiamata Maria”.

Si tratta di un omaggio a Leonardo da Vinci a 500 anni dalla morte.
Il Progetto grafico è stato curato da Stefania Romito. Collegato al Progetto saranno in mostra, in anteprima, le Madonne di Maddalena Fanigliulo. La manifestazione è fissata per domenica 19 maggio alle ore 19.00 presso “L’Acchiatura”, sede della Pro Loco di Grottaglie, Via Vittorio Emanuele II nel Centro storico. L’allestimento è curato da Luana Damone, Maddalena Fanigliulo e Cira Marinelli.
Un appuntamento unico che vede insieme la Sabap-Le, gli Istituti Comprensivi De Amicis di Grottaglie e il Casalini di San Marzano di San Giuseppe, il Centro Studi e Ricerche Francesco Grisi, Ophfelia ‘Frieds Cultural Projects.

Si tratta di un percorso particolare che pone in evidenza il legame tra arte e letteratura, e, in modo particolare l’intreccio di linguaggi sia sul piano di una metodologia didattica che sul piano interpretativo scientifico. La classicità delle immagini ha dei rimandi marcatamente metafisici che si innervano sino a Mantegna.
Così Valeriano Venneri , Storico e Critico d’arte sottolinea:

Una donna di nome Maria ha ispirato nel corso della storia,e quindi anche della storia dell’arte artisti, scrittori,poeti.Maria donna e madre del Cristo rappresenta un punto di riferimento nel corso dei secoli difficilmente superabile.
Voglio rappresentare l’importanza della figura della Vergine nell’eterna sfida Leonardo da Vinci vs Michelangelo Buonarroti.
Leonardo umanizza la figura di Maria, rendenola donna terrena dotata di dolori, emozioni, sensazioni. I volti di Maria nel Cartone di sant’ Anna o nelle due versioni delle Vergini delle Rocce ci presentano una Madonna intimista, reale, i suoi sguardi delicati si toccano, si palpano il contatto con il figlio è reale e realistico, i suoi sorrisi, in questo caso non hanno nulla di misterioso, ma sono triste presagio di quello che accadrà a suo Figlio. La donna chiamata Maria è nella storia.
Michelangelo nelle sue rappresentazioni scultori che e soprattutto nella Pietà di San Pietro la scolpisce fuori dalla storia, a differenza del Figlio che giace morto sulle sue gambe.
Maria di Michelangelo è ideale, spirituale, metafisica e oltre la storia, la Vergine e il suo volto che Michelangelo ricava con grande maestria nel marmo di Carrara, hanno la calma e tranquillità di chi ha già perdonato gli assassini di suo figlio e di conseguenza dell’umanità. Per Michelangelo tutto è spiritualità, idea, la realizzazione è relativa, e certamente subordinata all’idea, per Leonardo tutto è esperienza, realtà, storia, vissuto.
“La donna chiamata Maria” creata, praticamente, da Leonardo è una certezza esperienziale non ammette dubbi e discussioni è nella storia in generale e anche nell’arte. La donna chiamata Maria in Michelangelo è passione, spiritualità, idea, non è nella storia ma la storia la conduce e la dipinge dall’alto della sua figura immateriale. Qui, in questo studio di Bruni, l’intreccio è ben consolidato!

Da Raffaello a Leonado in un racconto in cui i versi di Bruni costituiscono un viaggio nella religiosità popolare cristiana. A Leonardo da Vinci è dedicato anche un lavoro di Maddalena Fanigliulo che riprende “La Vergine della Roccia”.
L’iniziativa nasce come fase sperimentale in un dialogo tra Istituzioni e mondo dell’associazionismo. Proprio nell’anno dedicato alle Celebrazioni di Leonardo da Vinci a 500 dalla scomparsa, un tale itinerario assume una forte valenza di promozione e valorizzazione delle culture.

Alla serata interverranno la Dirigente scolastica Maria Teresa Alfonso e il responsabile Demoetnoantropologia Sabap-Le Pierfranco Bruni. Coordina i lavori il prof. Giorgio Rosso.
La Mostra, completa con la Cartella e le pitture sulla Madonna, dopo Grottaglie sarà ospitata dalla Biblioteca Nazionale di Cosenza.