Il giorno di Natale gli anziani della RSA “Maria Immacolata” di Maruggio e della RSA “Oasi” di Manduria riceveranno le “Scatole di Affetto” preparate con amore e cura dai bambini di Avetrana.

Ma non una scatola qualsiasi, una “personale” creata apposta per ogni nonno o nonna, con tanto di nome e cognome!

È l’iniziativa “Scatole di Affetto” dell’associazione di volontariato AGe Avetrana, (Associazione Genitori) aderente al CSV Taranto, un innovativo progetto di affettività che ha coinvolto decine e decine di bambini di Avetrana, dalle scuole materne fino alle scuole medie, e le loro famiglie.

In questi giorni ogni bambino ha preparato una scatola addobbandola con tanta cura e inserendoci dentro un dolcetto da mangiare, un oggetto che scalda come una sciarpa, un simpatico “passatempo” come un peluche e, soprattutto, una lettera affettuosa indirizzata all’anziano in cui il bambino si racconta promettendo di andarlo a trovare nella RSA appena questa brutta pandemia sarà passata.

Ma non un anziano a caso, ma proprio a uno degli anziani delle due RSA: ogni bambino, infatti, ha “adottato” un anziano delle due RSA di cui aveva saputo prima il nome, personalizzando così la scatola e la letterina!

Nel pomeriggio di domenica scorsa (20 dicembre) si è tenuta la cerimonia di consegna delle “Scatole di Affetto” nel tratto di strada prospicente la sede dell’Age Avetrana, in via Marconi n.20.

Tutti i bambini – distanziati tra loro con la scatola su un cerchio bianco dipinto a terra – a turno hanno consegnato la loro scatola ricevendo un sacchetto di caramelle da Babbo Natale e un attestato di partecipazione; le scatole sono state poi consegnate ai rappresentanti delle due Case di riposo presenti all’evento.

La mattina di Natale ogni anziano riceverà nella RSA, nel pieno rispetto della normativa anti Covid-19, la sua scatola che un bambino o una bambina di Avetrana gli ha preparato con tanto amore.

Anna Maria Leobono, presidente Age Avetrana, ha spiegato che «anche in questo Natale, particolare per la pandemia che ci impedisce di abbracciare i nostri nonni, con il progetto “Scatole di Affetto” abbiamo voluto creare un ponte tra due generazioni, un momento di incontro all’insegna dell’amore».

«Con un piccolo gesto – ha concluso Anna Maria Leobono – come il dono di scatola personalizzata, realizzata dai bambini con poche cose, ma soprattutto con una lettera gentile, perché le parole valgono più degli oggetti e sicuramente sarà la cosa che scalderà più il cuore di chi riceverà questo dono, vogliamo far giungere a ogni anziano e anziana una carezza, un messaggio di speranza, grati per tutto quello che abbiamo ricevuto da loro».