Prosegue, per pochi giorni ancora, “Arte e solidarietà” la collettiva d’arte ospitata nei locali “L’Acchiatura” del Centro di Informazione e Accoglienza Turistica (IAT), in via Vittorio Emanuele II a Grottaglie. La mostra rimarrà aperta ogni giorno dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30 fino a domenica 4 febbraio 2018. L’ evento che rientra nell’ambito della XIII edizione della manifestazione “Medici per San Ciro” organizzato dall’omonima associazione, è partito con oltre venti opere donate alla onlus, a scopo di beneficenza per il progetto dell’ambulanza da mettere a disposizione per i cittadini indigenti

Questa collettiva- spiega Palma Cavallo, socia dell’Associazione Medici per San Ciro e curatrice della mostra insieme ad Adina L’Assainato e Antonio Caramia– rappresenta l’incontro felice tra arte e solidarietà e nasce dall’idea e dalla volontà degli artisti di offrire un proprio contributo per il progetto che l’Associazione Medici per San Ciro sta portando avanti da circa un anno e mezzo, accogliendo ampia partecipazione e condivisione. Il valore della solidarietà passa trasversale in tutte le espressioni artistiche e in ogni ambito dell’agire umano. Ognuno dà e fa per quanto può e in base alle proprie capacità e alle proprie risorse in beneficio di un prossimo meno fortunato, in difficoltà sociale ed economica o per chi soffre. Solidarietà è infatti, il comune denominatore della collettiva che ha coinvolto artisti, pur nella profonda ed affascinante diversità di stile, linguaggio e tecnica di ognuno di essi.

Esposte in collettiva, l’arte di Antonietta Blasi, Roberta Brucoli, Antonio Caramia, Giampiero Carlucci, Lucy Carlucci, Ada Carrieri, Francesca Cavallo, Carmen Galeone, Domenico Galeone, Annamaria Gerlone, Anna Lalisci, Raffaella Marangella, Cira Monopoli, Giusy Nesca, Lucia Pelagi, Tina Quaranta, Gabriella Rodia, Annarita Sunna e Francesca Urselli.

Questi artisti hanno donato all’associazione una propria opera per esporla e metterla in vendita a quotazione minima base. L’acquirente potrà fare liberamente e spontaneamente la propria offerta trattandosi di una donazione per la una nobile causa, ma partendo da una valutazione minima stabilita che rispetta il valore dell’opera. Il ricavato dalla vendita sarà devoluto interamente al progetto dell’associazione per il progetto dell’ambulanza. A conclusione della collettiva- conclude Palma Cavallo- le opere non vendute ritornano all’artista che se vorrà, in continuità con l’idea benefica da cui è partita la collettiva, potrà successivamente donare il ricavato all’associazione implementando così le risorse per la realizzazione del progetto. Molte opere sono state già vendute; altre ne restano ancora in attesa di un acquirente che comunque possa apprezzare la bellezza dell’arte.”