Come tutti gli anni, con l’arrivo dei primi freddi dell’autunno arriva anche la tradizionale festa di Santa Cecilia, che dà l’avvio al Natale tarantino, il più lungo d’Italia. Alle tre di notte la banda musicale attraversa le vie della città eseguendo le pastorali natalizie in onore della Santa patrona della musica, mentre i tarantini assistono dai balconi e friggono le pettole col baccalà, con lo zucchero o la cannella distribuendole ai passanti negli androni dei condomìni. D’obbligo per gli zampognari calare a Taranto dai monti della Calabria e della Murgia, incedendo avvolti nei mantelli e sostando presso i portoni anch’essi, fra una pastorale e una novena, per assaggiare qualche pettola. Quando poi la banda e gli zampognari si incontrano, si assiste a un curioso scambio di saluti, anche se gli zampognari ne escono sconfitti sonoramente (noi siamo due e loro sono quaranta!). In serata (ore 18.30) uscita della processione di Santa Cecilia dalla Cattedrale di San Cataldo, accompagnata dalle confraternite, che compie il giro della città vecchia.
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