Ci sarà Giacomo Mojoli tra i relatori della quarta edizione dei Colloqui di Martina Franca, dal titolo “TerriCultura”. Il filosofo, tra i fondatori di Slow Food, metterà in evidenza come è necessario andare oltre la semplice valorizzazione delle singole peculiarità del territorio ma è indispensabile costruire una proposta articolata che valorizzi complessivamente tutti gli elementi unici che caratterizzano un territorio raggiungendo quella massa critica che è indispensabile per sostenere le singole iniziative. Una visione sistemica nel rispetto delle unicità.

Gli altri relatori di questa quarta edizione, sono: Rachele Invernizzi, imprenditrice; Ferdinando Boero, docente dell’Unisalento; Massimo Bottini, architetto, consigliere di Italia Nostra; Annibale Russi, imprenditore; Roberto Marcatti, architetto. Come ogni anno i lavori saranno coordinati dal professor Vito Albino, ordinario di ingegneria gestionale del Politecnico di Bari. Non mancherà la presenza della delegazione tedesca di studiosi della sostenibilità, che dal primo anno non fa mancare il proprio contributo, segno della visione internazionale con la quale si organizzano i Colloqui.

L’evento si svolgerà presso la biblioteca comunale di Martina Franca, da domani 2 giugno alle ore 9.00, fino al primo pomeriggio di sabato 3 giugno. Come il nome suggerisce, sarà dato ampio spazio al dibattito e grande importanza agli interstizi conviviali, durante i quali sarà possibile approfondire gli argomenti portati dai relatori.
«Noi siamo sicuri che abbiamo le risorse culturali e territoriali per poter fare la differenza – spiega Vincenzo Barbieri, presidente del consorzio d’imprenditori Costellazione Apulia, che per il quarto anno organizza i Colloqui – siamo caparbiamente convinti che a volte quello che può apparire come “niente”, invece a volte è il “tutto” e che può aiutarci a superare i limiti di una globalizzazione selvaggia. Dobbiamo sempre tener presente che oggi in questa nostra società interconnessa anche il battito di una farfalla dall’altra parte del mondo può provocare ricadute locali e che noi qui in Puglia abbiamo delle risorse uniche: la bellezza del nostro territorio, la forza della nostra cultura, tutta la filiera dei prodotti agroalimentari. Solo che per creare crescita si devono organizzare in un sistema integrato e non gestire come elementi singoli».

«Sono già tre anni che seminiamo – sottolinea Barbieri – per cercare di far capire ai nostri colleghi imprenditori che si devono fare i conti con le risorse che si stanno esaurendo, con i cambiamenti climatici e le crescenti diseguaglianze, che non si può immaginare un sistema dove ci sia un aumento continuo della produzione. Stiamo suscitando un certo interesse, (sono argomenti che stanno entrando nel modo di pensare di un numero crescente di persone) ma a volte la crisi economica scompiglia quanto abbiamo costruito: si cerca di raggiungere risposte immediate, invece il modello che noi proponiamo ha tempi molto più lunghi».

Per informazioni sull’evento:
www.colloquidimartinafranca.it